L'articolo discute una collezione di modelli epistolari rimasta finora sconosciuta agli studiosi. La collezione è parte di un piccolo manuale pratico di dictamen, contenuto nel manoscritto Roma, Biblioteca Angelica, 514. Dopo un'analisi della struttura e dei contenuti della collezione, viene proposta una ricostruzione del suo contesto: le lettere sono state prodotte da un gruppo di dictatores, provenienti dalle terre poste tra Vicalvi (Vicalbum) e Flumeri (Flumarum), alcuni dei quali erano negli anni 1295-1310 al servizio del signore di queste terre, Hugo Scoctus/Ugo Lescot. Dal punto di vista della storia del dictamen, questa nuova raccolta diventa una fonte preziosa sulla persistenza, ancora poco indagata, in età angioina di una tradizione culturale consolidatasi tra Lazio e Campania nel periodo normanno-svevo. Nell'appendice sono pubblicate nove delle venti lettere.
Internullo, D. (2014). Una poco nota raccolta di dictamina in di epoca angioina. In F.D.D. E. D'Angelo (a cura di), Archivio Normanno-Svevo. Testi e studi sul mondo euromediterraneo dei secoli XI-XIII del Centro Europeo di Studi Normanni. Texts and Studies in Euro-Mediterranean World during XIth-XIIIth Centuries of Centro Europeo di Studi Normanni. (pp. 125-146). Ariano Irpino : Centro Europeo di Studi Normanni.
Una poco nota raccolta di dictamina in di epoca angioina
Dario Internullo
2014-01-01
Abstract
L'articolo discute una collezione di modelli epistolari rimasta finora sconosciuta agli studiosi. La collezione è parte di un piccolo manuale pratico di dictamen, contenuto nel manoscritto Roma, Biblioteca Angelica, 514. Dopo un'analisi della struttura e dei contenuti della collezione, viene proposta una ricostruzione del suo contesto: le lettere sono state prodotte da un gruppo di dictatores, provenienti dalle terre poste tra Vicalvi (Vicalbum) e Flumeri (Flumarum), alcuni dei quali erano negli anni 1295-1310 al servizio del signore di queste terre, Hugo Scoctus/Ugo Lescot. Dal punto di vista della storia del dictamen, questa nuova raccolta diventa una fonte preziosa sulla persistenza, ancora poco indagata, in età angioina di una tradizione culturale consolidatasi tra Lazio e Campania nel periodo normanno-svevo. Nell'appendice sono pubblicate nove delle venti lettere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
