Presento questo mio intervento, dedicato ad alcuni aspetti notevoli della riflessione teorico-giuridica di Letizia Gianformaggio, in una forma volutamente asistematica, confortato in tal senso da una confessione un po’ obliqua fatta da Letizia, e che a sua volta riprendeva uno spunto di Giovanni Tarello, su un possibile modo di praticare la riflessione filosofica, e la ricostruzione della riflessione filosofica altrui: non costruendo sistemi, grandi costruzioni intellettuali, o procedendo more geometrico, ma rispondendo a problemi particolari, o a stimoli culturali nuovi. E nella convinzione che comunque «affrontare a spizzico problemi teorici», per citare ancora Tarello , sia l’approccio appropriato al «metodo analitico in filosofia, e [alla] ricerca in genere: procedere pian piano ma, ad ogni passo, accertandosi con cura che il terreno che si è guadagnato sia solido. Pochi sono capaci di volare». Questa confessione di Letizia (che, ripeto, lei riferiva a Tarello, ma è lecito sospettare intendesse obliquamente riferire anche a sé stessa) io sfrutterò qui in due modi: per un verso, non cercherò di interpretare il pensiero di Letizia Gianformaggio come lo sviluppo di un insieme di assiomi, né tanto meno come inserito coerentemente in un qualche sistema filosofico-giuridico – cercherò anzi di mostrare esattamente il contrario; e per altro verso, la ricostruzione che farò sarà alquanto soggettiva, guidata dai miei personali interessi filosofico-giuridici – interessi che hanno sempre trovato e tuttora trovano, nelle opere di Letizia, abbondante nutrimento. Mi occuperò dunque: di un peculiare aspetto dello stile di analisi filosofica e filosofico-giuridica di Gianformaggio; di alcune tesi generali sul concetto di diritto che emergono dalle opere di Gianformaggio; dell’atteggiamento di Gianformaggio (l’atteggiamento suo proprio, e l’atteggiamento che raccomanda di tenere) nei confronti del diritto come concreta pratica istituzionale, come fenomeno sociale effettivo, atteggiamento che etichetterò come “anti-legalismo etico”, o “anti-positivismo ideologico” .
Pino, G. (2016). Aspetti notevoli della filosofia del diritto di Letizia Gianformaggio. In Giolo O. (a cura di), Diritto potere e ragione nel pensieri di Letizia Gianformaggio (pp. 109-123). ITA : Casa Editrice Dott. Eugenio Jovene srl.
Aspetti notevoli della filosofia del diritto di Letizia Gianformaggio
PINO, Giorgio
2016-01-01
Abstract
Presento questo mio intervento, dedicato ad alcuni aspetti notevoli della riflessione teorico-giuridica di Letizia Gianformaggio, in una forma volutamente asistematica, confortato in tal senso da una confessione un po’ obliqua fatta da Letizia, e che a sua volta riprendeva uno spunto di Giovanni Tarello, su un possibile modo di praticare la riflessione filosofica, e la ricostruzione della riflessione filosofica altrui: non costruendo sistemi, grandi costruzioni intellettuali, o procedendo more geometrico, ma rispondendo a problemi particolari, o a stimoli culturali nuovi. E nella convinzione che comunque «affrontare a spizzico problemi teorici», per citare ancora Tarello , sia l’approccio appropriato al «metodo analitico in filosofia, e [alla] ricerca in genere: procedere pian piano ma, ad ogni passo, accertandosi con cura che il terreno che si è guadagnato sia solido. Pochi sono capaci di volare». Questa confessione di Letizia (che, ripeto, lei riferiva a Tarello, ma è lecito sospettare intendesse obliquamente riferire anche a sé stessa) io sfrutterò qui in due modi: per un verso, non cercherò di interpretare il pensiero di Letizia Gianformaggio come lo sviluppo di un insieme di assiomi, né tanto meno come inserito coerentemente in un qualche sistema filosofico-giuridico – cercherò anzi di mostrare esattamente il contrario; e per altro verso, la ricostruzione che farò sarà alquanto soggettiva, guidata dai miei personali interessi filosofico-giuridici – interessi che hanno sempre trovato e tuttora trovano, nelle opere di Letizia, abbondante nutrimento. Mi occuperò dunque: di un peculiare aspetto dello stile di analisi filosofica e filosofico-giuridica di Gianformaggio; di alcune tesi generali sul concetto di diritto che emergono dalle opere di Gianformaggio; dell’atteggiamento di Gianformaggio (l’atteggiamento suo proprio, e l’atteggiamento che raccomanda di tenere) nei confronti del diritto come concreta pratica istituzionale, come fenomeno sociale effettivo, atteggiamento che etichetterò come “anti-legalismo etico”, o “anti-positivismo ideologico” .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.