This paper illustrates some experiences conducted with initial and in-service teachers aimed at promoting a reflection on the teachers’ role and functions. The common thread joining these experiences is the use of cinematography as a medium which is deemed suitable to provide teachers with an open space (a sort of free port) where a significative debate can take place between the internal motivations related to the profession (which include beliefs and expectations on the role and its implications) and the external social representations – unneutral in nature – influence professional development.It is argued that this training context is able to impinge on the development of teacher agency, starting from the premise that this concept is considered as a undamental point in professional development and that it is the complex result of a series of internal and external variables of the teacher (both for initial and in-service). Underpinning this research is the framework of inclusion, within which the teacher is requested to be an active agent for the promotion of an inclusive school able to guarantee education for all.

Questo contributo illustra alcune esperienze condotte dall’autore con insegnanti in formazione (iniziale o in servizio) finalizzate a promuovere una riflessione sulla figura, sul ruolo e sulle funzioni del docente. Tali esperienze sono accomunate dall’utilizzo del mediatore cinematografico ritenuto un valido strumento per fornire ai docenti uno spazio aperto (una sorta di porto franco) dove poter agire un confronto significativo tra le motivazioni interne alla professione (che includono i sistemi di aspettative e di credenze sul ruolo e sulle sue implicazioni) e le rappresentazioni sociali esterne che, nella loro natura di non neutralità, influiscono sullo sviluppo professionale. Questo spazio formativo è in grado di incidere anche sullo sviluppo della teacher agency, partendo dal presupposto che questa, configurandosi quale nodo fondamentale dello Sviluppo Professionale, è la risultante complessa di una serie di variabili interne ed esterne al docente (sia esso in tirocinio o in servizio). Lo sfondo integratore è quello dell’inclusione, ovvero dello sviluppo professionale di una figura docente capace di essere agente attivo per la promozione di un sistema scuola inclusivo per tutti e per ciascuno.

Bocci, F. (2018). Sequenze che lasciano il segno. L'utilizzo delle sequenze filmiche nella formazione per lo sviluppo consapevole della Teacher Agency. In P.A. M. Sibilio (a cura di), Lo sviluppo professionale dei docenti. Ragionare di agentività per una scuola inclusiva (pp. 259-267). Napoli : Edises.

Sequenze che lasciano il segno. L'utilizzo delle sequenze filmiche nella formazione per lo sviluppo consapevole della Teacher Agency

Fabio Bocci
2018-01-01

Abstract

This paper illustrates some experiences conducted with initial and in-service teachers aimed at promoting a reflection on the teachers’ role and functions. The common thread joining these experiences is the use of cinematography as a medium which is deemed suitable to provide teachers with an open space (a sort of free port) where a significative debate can take place between the internal motivations related to the profession (which include beliefs and expectations on the role and its implications) and the external social representations – unneutral in nature – influence professional development.It is argued that this training context is able to impinge on the development of teacher agency, starting from the premise that this concept is considered as a undamental point in professional development and that it is the complex result of a series of internal and external variables of the teacher (both for initial and in-service). Underpinning this research is the framework of inclusion, within which the teacher is requested to be an active agent for the promotion of an inclusive school able to guarantee education for all.
2018
978-88-9362-194-6
Questo contributo illustra alcune esperienze condotte dall’autore con insegnanti in formazione (iniziale o in servizio) finalizzate a promuovere una riflessione sulla figura, sul ruolo e sulle funzioni del docente. Tali esperienze sono accomunate dall’utilizzo del mediatore cinematografico ritenuto un valido strumento per fornire ai docenti uno spazio aperto (una sorta di porto franco) dove poter agire un confronto significativo tra le motivazioni interne alla professione (che includono i sistemi di aspettative e di credenze sul ruolo e sulle sue implicazioni) e le rappresentazioni sociali esterne che, nella loro natura di non neutralità, influiscono sullo sviluppo professionale. Questo spazio formativo è in grado di incidere anche sullo sviluppo della teacher agency, partendo dal presupposto che questa, configurandosi quale nodo fondamentale dello Sviluppo Professionale, è la risultante complessa di una serie di variabili interne ed esterne al docente (sia esso in tirocinio o in servizio). Lo sfondo integratore è quello dell’inclusione, ovvero dello sviluppo professionale di una figura docente capace di essere agente attivo per la promozione di un sistema scuola inclusivo per tutti e per ciascuno.
Bocci, F. (2018). Sequenze che lasciano il segno. L'utilizzo delle sequenze filmiche nella formazione per lo sviluppo consapevole della Teacher Agency. In P.A. M. Sibilio (a cura di), Lo sviluppo professionale dei docenti. Ragionare di agentività per una scuola inclusiva (pp. 259-267). Napoli : Edises.
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