Cosa significa “educare” nella società contemporanea attraversata dai cre-scenti processi di globalizzazione e integrazione forzata, sconvolta dai con-flitti per le risorse economiche fondamentali (come l’acqua, la terra e le risorse energetiche)? Questo volume metta a tema alcune delle questioni fondamentali che intersecano i concetti di educazione e di cultura, così co-me possono essere declinati e ripensati nella complessità del panorama con-temporaneo. I recenti flussi migratori portano ad un rimescolamento di cul-ture e tradizioni che improvvisamente si trovano in contatto ad una velocità e con una densità - soltanto pochi decenni fa - nemmeno immaginabili. Le guerre, le devastazioni, il terrorismo comportano per moltitudini crescenti della popolazione mondiale o vere e proprie “espulsioni” (Sassen, 2014) o dolorosi spostamenti in cerca di pace e di condizioni di vita dignitose, per cercare rifugio in altri paesi molto lontani da quelli di origine. In questa si-tuazione i conflitti culturali, i processi discriminatori, i razzismi rappresen-tano ulteriori e sempre più elevati fattori critici che vanno ad aggiungersi a quelli della società del rischio e contro i quali solo l’educazione e la cultura possono immunizzarci.
Roberto, S., Tota, A.L. (a cura di). (2018). Quali culture per altre educazioni possibili?. Milano : Franco Angeli.
Quali culture per altre educazioni possibili?
Anna Lisa Tota
2018-01-01
Abstract
Cosa significa “educare” nella società contemporanea attraversata dai cre-scenti processi di globalizzazione e integrazione forzata, sconvolta dai con-flitti per le risorse economiche fondamentali (come l’acqua, la terra e le risorse energetiche)? Questo volume metta a tema alcune delle questioni fondamentali che intersecano i concetti di educazione e di cultura, così co-me possono essere declinati e ripensati nella complessità del panorama con-temporaneo. I recenti flussi migratori portano ad un rimescolamento di cul-ture e tradizioni che improvvisamente si trovano in contatto ad una velocità e con una densità - soltanto pochi decenni fa - nemmeno immaginabili. Le guerre, le devastazioni, il terrorismo comportano per moltitudini crescenti della popolazione mondiale o vere e proprie “espulsioni” (Sassen, 2014) o dolorosi spostamenti in cerca di pace e di condizioni di vita dignitose, per cercare rifugio in altri paesi molto lontani da quelli di origine. In questa si-tuazione i conflitti culturali, i processi discriminatori, i razzismi rappresen-tano ulteriori e sempre più elevati fattori critici che vanno ad aggiungersi a quelli della società del rischio e contro i quali solo l’educazione e la cultura possono immunizzarci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.