Nel solco del progetto di ricerca Display of Art in Roman Palaces del Getty Research Institute con la Sapienza Università di Roma per la ricostruzione degli ambienti storici e la collocazione, fruizione e movimento delle opere d’arte al loro interno, è stato studiato l’allestimento (display) delle raccolte librarie nei secoli XVII e XVIII, utile strumento per la conoscenza del costume della società dell’epoca e per la comprensione della personalità dei collezionisti e del ruolo dagli stessi rivestito nella classe sociale di appartenenza. Generalmente la bibliografia ha preso in esame solo specifiche raccolte di libri, considerate singolarmente, o ha tracciato le caratteristiche di quelle appartenenti agli stati più alti della società. È stato quindi necessario studiare anche gli inventari dei beni che sono tuttora conservati negli archivi, integrando il materiale desunto dalle pubblicazioni e dal Getty Provenance Index Databases, con inventari rintracciati in archivio, inediti o solo parzialmente editi. Sono stati raccolti e consultati gli inventari dei beni di 72 collezionisti di diversi stati sociali (ecclesiastici, nobili e classe media, comprendente sia colti che persone appartenenti a «ceti laboriosi»), approfondendo il tema delle biblioteche e librerie private, presenti a Roma nei secoli XVII e XVIII, studiandone gli allestimenti e i contenuti librari e artistici e individuando specifici gusti, competizione, emulazione e interferenze.
Ramadori, M. (2015). Raccolte librarie, allestimenti e oggetti d’arte nei palazzi romani nel Seicento e nel Settecento. In M.-.P. Nicolaci (a cura di), In corso d’opera. Ricerche dei dottorandi in storia dell’arte della Sapienza (pp. 189-197). Roma : Campisano Editore srl.
Raccolte librarie, allestimenti e oggetti d’arte nei palazzi romani nel Seicento e nel Settecento
Michela Ramadori
2015-01-01
Abstract
Nel solco del progetto di ricerca Display of Art in Roman Palaces del Getty Research Institute con la Sapienza Università di Roma per la ricostruzione degli ambienti storici e la collocazione, fruizione e movimento delle opere d’arte al loro interno, è stato studiato l’allestimento (display) delle raccolte librarie nei secoli XVII e XVIII, utile strumento per la conoscenza del costume della società dell’epoca e per la comprensione della personalità dei collezionisti e del ruolo dagli stessi rivestito nella classe sociale di appartenenza. Generalmente la bibliografia ha preso in esame solo specifiche raccolte di libri, considerate singolarmente, o ha tracciato le caratteristiche di quelle appartenenti agli stati più alti della società. È stato quindi necessario studiare anche gli inventari dei beni che sono tuttora conservati negli archivi, integrando il materiale desunto dalle pubblicazioni e dal Getty Provenance Index Databases, con inventari rintracciati in archivio, inediti o solo parzialmente editi. Sono stati raccolti e consultati gli inventari dei beni di 72 collezionisti di diversi stati sociali (ecclesiastici, nobili e classe media, comprendente sia colti che persone appartenenti a «ceti laboriosi»), approfondendo il tema delle biblioteche e librerie private, presenti a Roma nei secoli XVII e XVIII, studiandone gli allestimenti e i contenuti librari e artistici e individuando specifici gusti, competizione, emulazione e interferenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.