Il Corbaccio presenta una struttura non lineare, (il personaggio agens che coincide con l'auctor, una guida, la visio per somnium, una trasformazione del personaggio principale), che veicola inserti discorsivi di diversa natura, dal tragico al satirico, dall'invettiva alla espressione del conflitto interiore. Le ragioni strutturali, se da un lato come è stato notato rendono l'opera accostabile per qualche aspetto alla Commedia di Dante, dall'altro introducono una serie di novità tematiche e stilistiche che la prosa matura del Boccaccio (se si accetta la datazione "tarda" dell'opera) esalta esasperandone i caratteri propri (per esempio l'invettiva, da confrontare con l'analogo inserto nella novella VIII 7 del Decameron, ma anche altri aspetti come l'allusione interna alla lettera dell'amante irrisa dall'amata, la decostruzione del mito delle muse ecc.). Tutti questi aspetti concorrono a una definizione dell'opera come punto culminante dello stile di Boccaccio e allo stesso tempo suo superamento verso un nuovo impegno umanistico.
Marcozzi, L. (2018). Strutture discorsive, ribaltamento, palinodia letteraria: per una lettura del 'Corbaccio'. In G.M. Guérin Ph. (a cura di), Aimer ou ne pas aimer: Boccace, Elegia di madonna Fiammetta et Corbaccio (pp. 225-245). Paris : Presses de la Sorbonne Nouvelle.
Strutture discorsive, ribaltamento, palinodia letteraria: per una lettura del 'Corbaccio'
marcozzi luca
2018-01-01
Abstract
Il Corbaccio presenta una struttura non lineare, (il personaggio agens che coincide con l'auctor, una guida, la visio per somnium, una trasformazione del personaggio principale), che veicola inserti discorsivi di diversa natura, dal tragico al satirico, dall'invettiva alla espressione del conflitto interiore. Le ragioni strutturali, se da un lato come è stato notato rendono l'opera accostabile per qualche aspetto alla Commedia di Dante, dall'altro introducono una serie di novità tematiche e stilistiche che la prosa matura del Boccaccio (se si accetta la datazione "tarda" dell'opera) esalta esasperandone i caratteri propri (per esempio l'invettiva, da confrontare con l'analogo inserto nella novella VIII 7 del Decameron, ma anche altri aspetti come l'allusione interna alla lettera dell'amante irrisa dall'amata, la decostruzione del mito delle muse ecc.). Tutti questi aspetti concorrono a una definizione dell'opera come punto culminante dello stile di Boccaccio e allo stesso tempo suo superamento verso un nuovo impegno umanistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.