La prospettiva di diventare maestra rappresentò, per molte donne di piccolo ceto medio urbano e rurale nell’Italia postunitaria, l’accesso ad una professione intellettuale storicamente riservata al genere maschile e al clero. Di fatto, tuttavia, numerose “maestrine” vivevano situazioni di forte disagio e di marginalizzazione, frutto di un retaggio sociale e culturale profondamente sessista. Si pensi al caso di Italia Donati, maestra suicida, che portò alla ribalta nazionale la condizione della classe magistrale femminile nel periodo liberale. A Italia Donati e ad altre maestre vittime di soprusi Matilde Serao, allora direttrice del “Corriere di Roma”, dedicò accorati articoli di denuncia (1886).
Lepri, C. (2018). “Le vie dolorose”: le inchieste di Matilde Serao sulle “maestrine” italiane. In D.D.M. Mercedes Arriaga Flórez (a cura di), Debating the Querelle des Femmes. Literature, Theatre and Education (pp. 372-386). Szczecin : Volumina.pl.
“Le vie dolorose”: le inchieste di Matilde Serao sulle “maestrine” italiane
CHIARA LEPRI
2018-01-01
Abstract
La prospettiva di diventare maestra rappresentò, per molte donne di piccolo ceto medio urbano e rurale nell’Italia postunitaria, l’accesso ad una professione intellettuale storicamente riservata al genere maschile e al clero. Di fatto, tuttavia, numerose “maestrine” vivevano situazioni di forte disagio e di marginalizzazione, frutto di un retaggio sociale e culturale profondamente sessista. Si pensi al caso di Italia Donati, maestra suicida, che portò alla ribalta nazionale la condizione della classe magistrale femminile nel periodo liberale. A Italia Donati e ad altre maestre vittime di soprusi Matilde Serao, allora direttrice del “Corriere di Roma”, dedicò accorati articoli di denuncia (1886).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.