Il contributo tratta della crociata di Sigismondo Pandolfo Malatesta in Morea, delle sue implicazioni dinastiche, del suo retroterra politico sotto l’egida di Pio II e la malleveria diplomatica di Bessarione, del suo svolgimento e del suo esito, compromesso dai ripensamenti veneziani; dell’alleanza matrimoniale tra Malatesta e Paleologhi, ideata da Martino V e Manuele II negli anni 20 del Quattrocento, e in particolare dell’unione tra Cleopa Malatesta, cugina carnale e sorella adottiva di Sigismondo, e Teodoro II Paleologo, secondogenito di Manuele II, despota di Mistrà ed erede al trono di Costantinopoli; del suo fallimento, causato dalla precoce e repentina morte di Cleopa, avvenuta prima che potesse dare alla luce un erede maschio e provocata da cause non certe, cui accennano fra le righe le orazioni funebri degli allievi della scuola di Mistrà e del caposcuola Giorgio Gemisto Pletone; della di poco precedente ascesa di Cleopa ai gradi massimi dell’iniziazione platonica in quella scuola e del suo rapporto personale con Pletone; del rapporto con Pletone che in seguito avrebbe stabilito Sigismondo, della possibile presenza del filosofo alla corte di Rimini e in ogni caso del certo influsso su questa corte della sua filosofia; del recupero delle sue spoglie da parte di Sigismondo durante l’assedio di Mistrà, della loro traslazione nel Tempio Malatestiano di Rimini e del significato di tale gesto. Sullo sfondo, la Grande Transizione fra la caduta di Costantinopoli e il Rinascimento italiano, “fiorito sulle ossa degli ultimi sapienti bizantini”.

Ronchey, S. (2019). Il ritorno degli dèi. In Rimini e Cesena. La Romagna dei Malatesta (pp. 169-200). Parma : Franco Maria Ricci.

Il ritorno degli dèi

silvia ronchey
2019-01-01

Abstract

Il contributo tratta della crociata di Sigismondo Pandolfo Malatesta in Morea, delle sue implicazioni dinastiche, del suo retroterra politico sotto l’egida di Pio II e la malleveria diplomatica di Bessarione, del suo svolgimento e del suo esito, compromesso dai ripensamenti veneziani; dell’alleanza matrimoniale tra Malatesta e Paleologhi, ideata da Martino V e Manuele II negli anni 20 del Quattrocento, e in particolare dell’unione tra Cleopa Malatesta, cugina carnale e sorella adottiva di Sigismondo, e Teodoro II Paleologo, secondogenito di Manuele II, despota di Mistrà ed erede al trono di Costantinopoli; del suo fallimento, causato dalla precoce e repentina morte di Cleopa, avvenuta prima che potesse dare alla luce un erede maschio e provocata da cause non certe, cui accennano fra le righe le orazioni funebri degli allievi della scuola di Mistrà e del caposcuola Giorgio Gemisto Pletone; della di poco precedente ascesa di Cleopa ai gradi massimi dell’iniziazione platonica in quella scuola e del suo rapporto personale con Pletone; del rapporto con Pletone che in seguito avrebbe stabilito Sigismondo, della possibile presenza del filosofo alla corte di Rimini e in ogni caso del certo influsso su questa corte della sua filosofia; del recupero delle sue spoglie da parte di Sigismondo durante l’assedio di Mistrà, della loro traslazione nel Tempio Malatestiano di Rimini e del significato di tale gesto. Sullo sfondo, la Grande Transizione fra la caduta di Costantinopoli e il Rinascimento italiano, “fiorito sulle ossa degli ultimi sapienti bizantini”.
2019
978-8894340983
Ronchey, S. (2019). Il ritorno degli dèi. In Rimini e Cesena. La Romagna dei Malatesta (pp. 169-200). Parma : Franco Maria Ricci.
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