C. Colapietro, The right to data protection in a multi-level system of sources of law. The Regulation EU 2016/679 as a legitimacy’s parameter of the complex Italian legislation on privacy. Abstract This volume makes a significant contribution to the study of the fundamental right to privacy, a macro-category that catches both the pristine core of the right to be let alone and the most recent right to data protection. Since it is closely inherent with the constitutional value of the human person’s centrality and his dignity, the right to privacy, in a sense, constitutes the “right of rights”, meaning that it encapsulates all the rights of freedom, to wit, all the fundamental rights related to the right of individuals to develop freely their own personality. This reconstruction allows to include within the incompressible core of the person’s right, a new fundamental right to privacy. This right would safeguard the dignity of individuals from new threats arising from increasing technological progress. Once the right has been framed in a constitutional vision, this volume addresses the issue of the personal data protection. This represents a fundamental right of the person codified in the European juridical area for an extensive period of time; it has just been reaffirmed and solidified by the adoption of the Regulation EU 2016/679. It concerns the protection of natural persons with regard to the processing of personal data and the free movement of such data in order to ensure a greater protection of a fundamental right not only for the European 135 citizens, but for all the individuals that are located within the Union’s territory. Upon the entry into force of the new Regulation on 25th May 2016, that replaced the previous framework referred to in the so-called Mother Directive and that is immediately enforceable since 25th May 2018, a room for manoeuvre is recognised by the Regulation to the Member States in order to maintain or introduce national rules to further specify the execution of the Regulation. The process of adapting the Italian framework to the new Regulation, so as to guarantee a harmonised system with regard to the personal data, was triggered later than the entry into force of the Regulation and its full applicability. This has led to quite a few uncertainties in interpreting, especially since the harmonisation rules came into force on 19th September 2018 (Legislative decree 10th August 2018, n. 101), while the Regulation had been applicable since 25th May 2018. The legislative decree n. 101/2018 considerably modifies through art. 2 the Privacy Code’s Part I, containing General Provisions. Indeed, in view of the fact that the General Provisions on the personal data processing are set out in the new Regulation now, it meaningfully reduces the number of articles. Since the first lines of the new art. 1, which defines the Privacy Code’s subject, expressly clarifying that the data processing is carried out according to the rules of the Regulation (as well as the Code), the volume conducts a synthetic and systematic analysis of the new European framework. The analysis starts from the guiding principles, outlines the material scope, the territorial scope and then the general principles of the data processing and continues with 136 a general examination of the implementation phase in the Member States against the background of their room of manoeuvre, particularly with regard to the hard challenge of adapting the Italian legislation to the Regulation. Lastly, the analysis focuses on the new text of the Privacy Code, as amended by the harmonisation decree, especially on the provisions relating to the subject, the purposes and the role of the Data Protection Authority. These rules encapsulate the guiding principles of the regulatory intervention and, as the recitals, they perform a steering effect on the interpretation.

Il presente volume vuole offrire un contributo allo studio del meta-diritto fondamentale alla privacy – una macrocategoria ricomprendente sia il nucleo originario del diritto alla riservatezza, sia il più recente approdo del diritto alla protezione dei dati personali – che rappresenta in un certo senso “il diritto dei diritti”, quello che, proprio per la sua stretta inerenza con il valore costituzionale centrale della persona umana e della sua dignità, riassume in sé tutti i diritti di libertà, tutti quei diritti fondamentali legati al diritto del singolo individuo di sviluppare liberamente la propria personalità. Questa ricostruzione consente di includere nel nucleo incomprimibile del patrimonio irretrattabile della persona umana quei nuovi diritti della personalità, quale appunto il diritto fondamentale alla privacy, che emergono a livello sociale per salvaguardare la dignità dell’individuo dai rischi derivanti dall’inarrestabile progresso tecnologico. Una volta inquadrato il diritto in una prospettiva costituzionalmente orientata, il volume affronta il tema della protezione dei dati personali, che rappresenta un diritto fondamentale della persona da tempo codificato nello spazio giuridico europeo ed oggi riaffermato e rafforzato dall’approvazione del nuovo Regolamento UE 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali 132 dati, al fine di assicurare una maggiore tutela di un diritto fondamentale non solo per i cittadini europei, bensì per tutti gli individui che si trovano sul territorio dell’Unione. Dopo l’entrata in vigore, il 25 maggio 2016, del nuovo Regolamento europeo, che reca una disciplina sostitutiva della disciplina previgente di cui alla c.d. Direttiva madre ed immediatamente esecutiva, a partire dallo scorso 25 maggio 2018, nell’ordinamento degli Stati membri, a questi ultimi, per espressa previsione regolamentare, viene riconosciuto «un margine di manovra» che consenta loro di «mantenere o introdurre norme nazionali al fine di specificare ulteriormente l’applicazione delle norme» regolamentari. L’adeguamento del quadro normativo italiano al nuovo Regolamento – così da garantire un sistema armonizzato in materia di protezione dei dati personali – è stato avviato tardivamente rispetto alla sua entrata vigore e troppo a ridosso della sua definitiva applicazione, ingenerando non poche incertezze interpretative, stante la diretta applicabilità nel nostro ordinamento della fonte regolamentare europea già a partire dal 25 maggio 2018 e l’entrata in vigore delle norme di armonizzazione, con il D.lgs. 10 agosto 2018, n. 101, soltanto dal 19 settembre 2018, abbondantemente dopo la scadenza della delega. Il D.lgs. n. 101 del 2018 modifica ampiamente, attraverso l’art. 2, la Parte I del Codice, dedicata alle “Disposizioni generali”, riducendo significativamente il numero degli articoli che la compongono, in considerazione del fatto che le disposizioni generali sul trattamento dei dati personali sono ora prevalentemente contenute nel nuovo Regolamento. Dal momento che l’incipit del nuovo art. 1 – il 133 quale definisce l’oggetto del Codice in materia di protezione dei dati personali – chiarisce espressamente che il trattamento dei dati personali avviene in primis secondo le norme del suddetto Regolamento (oltre che del Codice), il volume procede ad una sintetica ricostruzione sistematica complessiva della nuova normativa europea che, muovendo dai suoi principi ispiratori, ne delinei l’ambito di applicazione (territoriale e materiale) ed i principi generali per il trattamento dei dati personali, per approdare, infine, ad un’analisi più in generale della fase attuativa del Regolamento negli Stati membri, alla luce del margine di manovra rilasciato loro, e, più in particolare del tormentato cammino dell’adeguamento della normativa italiana al Regolamento. Uno sguardo finale, da ultimo, al testo del nuovo Codice privacy, così come novellato dal decreto di armonizzazione, ed in particolare alle disposizioni di apertura relative all’oggetto, alle finalità ed al ruolo dell’Autorità Garante, che in qualche modo racchiudono i principi ispiratori del complessivo intervento normativo ed, al pari dei considerando, svolgono una indiscutibile funzione di indirizzo interpretativo.

Colapietro, C. (2018). Il diritto alla protezione dei dati personali in un sistema delle fonti multilivello. Il Regolamento UE 2016/679 parametro di legittimità della complessiva normativa sulla privacy. Napoli : Editoriale Scientifica.

Il diritto alla protezione dei dati personali in un sistema delle fonti multilivello. Il Regolamento UE 2016/679 parametro di legittimità della complessiva normativa sulla privacy

Carlo Colapietro
2018-01-01

Abstract

C. Colapietro, The right to data protection in a multi-level system of sources of law. The Regulation EU 2016/679 as a legitimacy’s parameter of the complex Italian legislation on privacy. Abstract This volume makes a significant contribution to the study of the fundamental right to privacy, a macro-category that catches both the pristine core of the right to be let alone and the most recent right to data protection. Since it is closely inherent with the constitutional value of the human person’s centrality and his dignity, the right to privacy, in a sense, constitutes the “right of rights”, meaning that it encapsulates all the rights of freedom, to wit, all the fundamental rights related to the right of individuals to develop freely their own personality. This reconstruction allows to include within the incompressible core of the person’s right, a new fundamental right to privacy. This right would safeguard the dignity of individuals from new threats arising from increasing technological progress. Once the right has been framed in a constitutional vision, this volume addresses the issue of the personal data protection. This represents a fundamental right of the person codified in the European juridical area for an extensive period of time; it has just been reaffirmed and solidified by the adoption of the Regulation EU 2016/679. It concerns the protection of natural persons with regard to the processing of personal data and the free movement of such data in order to ensure a greater protection of a fundamental right not only for the European 135 citizens, but for all the individuals that are located within the Union’s territory. Upon the entry into force of the new Regulation on 25th May 2016, that replaced the previous framework referred to in the so-called Mother Directive and that is immediately enforceable since 25th May 2018, a room for manoeuvre is recognised by the Regulation to the Member States in order to maintain or introduce national rules to further specify the execution of the Regulation. The process of adapting the Italian framework to the new Regulation, so as to guarantee a harmonised system with regard to the personal data, was triggered later than the entry into force of the Regulation and its full applicability. This has led to quite a few uncertainties in interpreting, especially since the harmonisation rules came into force on 19th September 2018 (Legislative decree 10th August 2018, n. 101), while the Regulation had been applicable since 25th May 2018. The legislative decree n. 101/2018 considerably modifies through art. 2 the Privacy Code’s Part I, containing General Provisions. Indeed, in view of the fact that the General Provisions on the personal data processing are set out in the new Regulation now, it meaningfully reduces the number of articles. Since the first lines of the new art. 1, which defines the Privacy Code’s subject, expressly clarifying that the data processing is carried out according to the rules of the Regulation (as well as the Code), the volume conducts a synthetic and systematic analysis of the new European framework. The analysis starts from the guiding principles, outlines the material scope, the territorial scope and then the general principles of the data processing and continues with 136 a general examination of the implementation phase in the Member States against the background of their room of manoeuvre, particularly with regard to the hard challenge of adapting the Italian legislation to the Regulation. Lastly, the analysis focuses on the new text of the Privacy Code, as amended by the harmonisation decree, especially on the provisions relating to the subject, the purposes and the role of the Data Protection Authority. These rules encapsulate the guiding principles of the regulatory intervention and, as the recitals, they perform a steering effect on the interpretation.
2018
9788893914642
Il presente volume vuole offrire un contributo allo studio del meta-diritto fondamentale alla privacy – una macrocategoria ricomprendente sia il nucleo originario del diritto alla riservatezza, sia il più recente approdo del diritto alla protezione dei dati personali – che rappresenta in un certo senso “il diritto dei diritti”, quello che, proprio per la sua stretta inerenza con il valore costituzionale centrale della persona umana e della sua dignità, riassume in sé tutti i diritti di libertà, tutti quei diritti fondamentali legati al diritto del singolo individuo di sviluppare liberamente la propria personalità. Questa ricostruzione consente di includere nel nucleo incomprimibile del patrimonio irretrattabile della persona umana quei nuovi diritti della personalità, quale appunto il diritto fondamentale alla privacy, che emergono a livello sociale per salvaguardare la dignità dell’individuo dai rischi derivanti dall’inarrestabile progresso tecnologico. Una volta inquadrato il diritto in una prospettiva costituzionalmente orientata, il volume affronta il tema della protezione dei dati personali, che rappresenta un diritto fondamentale della persona da tempo codificato nello spazio giuridico europeo ed oggi riaffermato e rafforzato dall’approvazione del nuovo Regolamento UE 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali 132 dati, al fine di assicurare una maggiore tutela di un diritto fondamentale non solo per i cittadini europei, bensì per tutti gli individui che si trovano sul territorio dell’Unione. Dopo l’entrata in vigore, il 25 maggio 2016, del nuovo Regolamento europeo, che reca una disciplina sostitutiva della disciplina previgente di cui alla c.d. Direttiva madre ed immediatamente esecutiva, a partire dallo scorso 25 maggio 2018, nell’ordinamento degli Stati membri, a questi ultimi, per espressa previsione regolamentare, viene riconosciuto «un margine di manovra» che consenta loro di «mantenere o introdurre norme nazionali al fine di specificare ulteriormente l’applicazione delle norme» regolamentari. L’adeguamento del quadro normativo italiano al nuovo Regolamento – così da garantire un sistema armonizzato in materia di protezione dei dati personali – è stato avviato tardivamente rispetto alla sua entrata vigore e troppo a ridosso della sua definitiva applicazione, ingenerando non poche incertezze interpretative, stante la diretta applicabilità nel nostro ordinamento della fonte regolamentare europea già a partire dal 25 maggio 2018 e l’entrata in vigore delle norme di armonizzazione, con il D.lgs. 10 agosto 2018, n. 101, soltanto dal 19 settembre 2018, abbondantemente dopo la scadenza della delega. Il D.lgs. n. 101 del 2018 modifica ampiamente, attraverso l’art. 2, la Parte I del Codice, dedicata alle “Disposizioni generali”, riducendo significativamente il numero degli articoli che la compongono, in considerazione del fatto che le disposizioni generali sul trattamento dei dati personali sono ora prevalentemente contenute nel nuovo Regolamento. Dal momento che l’incipit del nuovo art. 1 – il 133 quale definisce l’oggetto del Codice in materia di protezione dei dati personali – chiarisce espressamente che il trattamento dei dati personali avviene in primis secondo le norme del suddetto Regolamento (oltre che del Codice), il volume procede ad una sintetica ricostruzione sistematica complessiva della nuova normativa europea che, muovendo dai suoi principi ispiratori, ne delinei l’ambito di applicazione (territoriale e materiale) ed i principi generali per il trattamento dei dati personali, per approdare, infine, ad un’analisi più in generale della fase attuativa del Regolamento negli Stati membri, alla luce del margine di manovra rilasciato loro, e, più in particolare del tormentato cammino dell’adeguamento della normativa italiana al Regolamento. Uno sguardo finale, da ultimo, al testo del nuovo Codice privacy, così come novellato dal decreto di armonizzazione, ed in particolare alle disposizioni di apertura relative all’oggetto, alle finalità ed al ruolo dell’Autorità Garante, che in qualche modo racchiudono i principi ispiratori del complessivo intervento normativo ed, al pari dei considerando, svolgono una indiscutibile funzione di indirizzo interpretativo.
Colapietro, C. (2018). Il diritto alla protezione dei dati personali in un sistema delle fonti multilivello. Il Regolamento UE 2016/679 parametro di legittimità della complessiva normativa sulla privacy. Napoli : Editoriale Scientifica.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/346032
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact