La villa Hasenmajer sul lago di Como, realizzata tra il 1941 e il 1943, rappresenta un piccolo capolavoro del Funzionalismo italiano. Il suo autore è l’architetto Giulio Minoletti (Milano 1910-1981), collaboratore di Franco Albini e Giancarlo Palanti, amico di Giuseppe Pagano e di Marco Zanuso, noto per i padiglioni espositivi in diverse edizioni della Fiera Campionaria di Milano. Invisibile dalla strada, affacciata su un panorama spettacolare, la piccola costruzione è essenziale negli spazi e insieme ricercatissima negli arredi e nelle finiture, comprendenti una fenêtre en longueur di 11 metri e una sitz-nische aperta sul lago. Il suo volume prismatico bianco, lontano dalla retorica fascista dei villini mediterranei, indifferente - negli anni dell’autarchia - al linguaggio vernacolare espresso dalle architetture del “razionalismo lariano”, è una sorta di cottage moderno, un raffinato esercizio di “Existenzminumum” che esibisce con orgoglio la propria cultura internazionale.
Scimemi, M. (2017). Una stanza in stile Internazionale. La villa Hasenmajer sul Lago di Como. In C.S. M. C. Loi (a cura di), Giulio Minoletti. Lo spettacolo dell’architettura (pp. 160-173). Cinisello Balsamo, Milano : Mendrisio Academy Press - Silvana Editoriale.
Una stanza in stile Internazionale. La villa Hasenmajer sul Lago di Como
Maddalena Scimemi
2017-01-01
Abstract
La villa Hasenmajer sul lago di Como, realizzata tra il 1941 e il 1943, rappresenta un piccolo capolavoro del Funzionalismo italiano. Il suo autore è l’architetto Giulio Minoletti (Milano 1910-1981), collaboratore di Franco Albini e Giancarlo Palanti, amico di Giuseppe Pagano e di Marco Zanuso, noto per i padiglioni espositivi in diverse edizioni della Fiera Campionaria di Milano. Invisibile dalla strada, affacciata su un panorama spettacolare, la piccola costruzione è essenziale negli spazi e insieme ricercatissima negli arredi e nelle finiture, comprendenti una fenêtre en longueur di 11 metri e una sitz-nische aperta sul lago. Il suo volume prismatico bianco, lontano dalla retorica fascista dei villini mediterranei, indifferente - negli anni dell’autarchia - al linguaggio vernacolare espresso dalle architetture del “razionalismo lariano”, è una sorta di cottage moderno, un raffinato esercizio di “Existenzminumum” che esibisce con orgoglio la propria cultura internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.