Il contributo registra la presenza delle immagini legate alla vista e ai diaframmi visivi in alcuni scrittori della tradizione umoristica. Analizzando la loro particolare declinazione e le loro trasformazioni, si coglie la specificità del paradigma descrittivo su cui quella tradizione si fonda e che, più o meno esplicitamente, sembra opporsi a quella del realismo. Emergono i contorni di un paradigma che, nell’aberrazione e deformazione ottica, apparentemente si oppone alla tradizione realista, ma in verità, solo ad una concezione di realismo ingenuo, per proporre consapevolmente un realismo critico e problematico, unico possibile nell’epoca moderna.
Colombi, R. (2018). Lo sguardo dell’umorista. Lenti, occhiali e cannocchiali in Dossi e Pirandello. In C.G.d.F. Marco Dondero (a cura di), Un’arte che non langue/non trema e non s’offusca” – Studi di letteratura per Simona Costa (pp. 417-427). Firenze : Cesati.
Lo sguardo dell’umorista. Lenti, occhiali e cannocchiali in Dossi e Pirandello
Roberta Colombi
2018-01-01
Abstract
Il contributo registra la presenza delle immagini legate alla vista e ai diaframmi visivi in alcuni scrittori della tradizione umoristica. Analizzando la loro particolare declinazione e le loro trasformazioni, si coglie la specificità del paradigma descrittivo su cui quella tradizione si fonda e che, più o meno esplicitamente, sembra opporsi a quella del realismo. Emergono i contorni di un paradigma che, nell’aberrazione e deformazione ottica, apparentemente si oppone alla tradizione realista, ma in verità, solo ad una concezione di realismo ingenuo, per proporre consapevolmente un realismo critico e problematico, unico possibile nell’epoca moderna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.