Cos’è un classico della letteratura? Cosa accade quando un classico nato in una cultura letteraria cartacea entra in quella digitale? Quale relazione si instaura fra il classico e le sue declinazioni nei media per i quali non era originariamente nato: il cinema, la televisione, internet? Da queste ed altre domande prende le mosse l’indagine condotta in questo volume. Perché la letteratura, almeno nella cultura occidentale, è sempre stata anzitutto littera, lettera scritta, scrittura intrisa di valori formativi, identitari, estetici. Una scrittura che per secoli è stata di preferenza veicolata da un supporto cartaceo e, in particolare, dal libro, ma che adesso travalica i confini della pagina, allargando all’intero circuito dei media digitali lo spazio dell’incontro e del dialogo fra chi scrive e chi legge. Avvalendosi del caso esemplare di Pride and Prejudice di Jane Austen, un romanzo che è entrato nel canone della letteratura inglese fin da quando quest’ultima si è costituita come disciplina, il presente studio analizza le molteplici forme di adattamento, appropriazione e condivisione del classico austeniano che ne hanno confermato, se non addirittura consolidato, lo status canonico anche nella cultura profondamente trasformativa dell’epoca digitale.
Pennacchia, M. (2018). Adattamento, appropriazione, condivisione di un classico. Pride and Prejudice di Jane Austen. Napoli : ESI.
Adattamento, appropriazione, condivisione di un classico. Pride and Prejudice di Jane Austen
Maddalena Pennacchia
2018-01-01
Abstract
Cos’è un classico della letteratura? Cosa accade quando un classico nato in una cultura letteraria cartacea entra in quella digitale? Quale relazione si instaura fra il classico e le sue declinazioni nei media per i quali non era originariamente nato: il cinema, la televisione, internet? Da queste ed altre domande prende le mosse l’indagine condotta in questo volume. Perché la letteratura, almeno nella cultura occidentale, è sempre stata anzitutto littera, lettera scritta, scrittura intrisa di valori formativi, identitari, estetici. Una scrittura che per secoli è stata di preferenza veicolata da un supporto cartaceo e, in particolare, dal libro, ma che adesso travalica i confini della pagina, allargando all’intero circuito dei media digitali lo spazio dell’incontro e del dialogo fra chi scrive e chi legge. Avvalendosi del caso esemplare di Pride and Prejudice di Jane Austen, un romanzo che è entrato nel canone della letteratura inglese fin da quando quest’ultima si è costituita come disciplina, il presente studio analizza le molteplici forme di adattamento, appropriazione e condivisione del classico austeniano che ne hanno confermato, se non addirittura consolidato, lo status canonico anche nella cultura profondamente trasformativa dell’epoca digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.