La storiografia ha spesso dato un’immagine unanimistica e irenica dell’europeismo cattolico. L’analisi sistematica della stampa, insieme con la corrispondente documentazione archivistica, consente di restituire le contraddizioni e le sfaccettature dell’azione europeistica d’ispirazione cristiana, che non fu risparmiata dalle stesse tensioni che agitavano il mondo cattolico nei suoi equilibri interni e nei rapporti con le altre forze della società degli anni Cinquanta. Un elemento di complessità è costituito dal fatto che l’europeismo cattolico si articolò attraverso tutti e tre i canali di partecipazione pubblica dei cattolici nel dopoguerra, vale a dire l’associazionismo laicale, il mondo intellettuale, il partito politico; tre canali paralleli e - malgrado il collateralismo - non sempre sovrapponibili. Sulla base della documentazione del Centro d'azione europeista, organo dell'Istituto cattolico di attività sociale dell'Azione Cattolica Italiana, fondato da Vittorino Veronese, carte dello stesso avv. Veronese presso l’Istituto Luigi Sturzo, nonché dell’Archivio storico l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il saggio analizza altresì le questioni della formazione di una classe dirigente cattolica tecnicamente preparata per la costruzione di istituzioni comunitarie, di una stampa cattolica sprovincializzata, attenta a una comprensione globale dei problemi della pace e dello sviluppo, e dei rapporti dell’Italia con il Mediterraneo, frontiera «aperta» dell'Europa e non confine di chiusura del Continente
Sergio, M.L. (2010). La stampa cattolica e l'Europa (1950-1957). In P.L. Ballini (a cura di), I Trattati di Roma, Tomo II, La Chiesa cattolica e le altre chiese cristiane di fronte al processo d'integrazione europea (pp. 455-510). Soveria Mannelli : Rubbettino.
La stampa cattolica e l'Europa (1950-1957)
Sergio, Marialuisa Lucia
2010-01-01
Abstract
La storiografia ha spesso dato un’immagine unanimistica e irenica dell’europeismo cattolico. L’analisi sistematica della stampa, insieme con la corrispondente documentazione archivistica, consente di restituire le contraddizioni e le sfaccettature dell’azione europeistica d’ispirazione cristiana, che non fu risparmiata dalle stesse tensioni che agitavano il mondo cattolico nei suoi equilibri interni e nei rapporti con le altre forze della società degli anni Cinquanta. Un elemento di complessità è costituito dal fatto che l’europeismo cattolico si articolò attraverso tutti e tre i canali di partecipazione pubblica dei cattolici nel dopoguerra, vale a dire l’associazionismo laicale, il mondo intellettuale, il partito politico; tre canali paralleli e - malgrado il collateralismo - non sempre sovrapponibili. Sulla base della documentazione del Centro d'azione europeista, organo dell'Istituto cattolico di attività sociale dell'Azione Cattolica Italiana, fondato da Vittorino Veronese, carte dello stesso avv. Veronese presso l’Istituto Luigi Sturzo, nonché dell’Archivio storico l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il saggio analizza altresì le questioni della formazione di una classe dirigente cattolica tecnicamente preparata per la costruzione di istituzioni comunitarie, di una stampa cattolica sprovincializzata, attenta a una comprensione globale dei problemi della pace e dello sviluppo, e dei rapporti dell’Italia con il Mediterraneo, frontiera «aperta» dell'Europa e non confine di chiusura del ContinenteI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.