Sulla base delle carte dell'Archivio di Stato di Trieste e dell’Istituto storico della Resistenza di Trieste, il saggio ricostruisce le posizioni del cattolicesimo democratico e del socialismo democratico triestini di fronte alla «questione adriatica» e al dramma dell’esodo istriano-dalmata: il primo contrario alla retorica nazionalista della «frontiera», all’omologazione alla propaganda del Movimento Sociale Italiano e quindi a ogni ipotesi di cartelli elettorali di forze filo-italiane comprensivi dei neofascisti; il secondo, erede della socialdemocrazia italo-tedesca del periodo asburgico, attento al problema del riconoscimento dei diritti delle minoranze etno-linguistiche.
Sergio, M.L. (2008). Cattolici e socialisti di fronte alla questione adriatica negli anni Cinquanta. In S. Trinchese-F. Caccamo (a cura di), Adriatico contemporaneo. Rotte e percezioni del mare comune tra Ottocento e Novecento (pp. 233). Milano : Franco Angeli.
Cattolici e socialisti di fronte alla questione adriatica negli anni Cinquanta
Sergio, Marialuisa Lucia
2008-01-01
Abstract
Sulla base delle carte dell'Archivio di Stato di Trieste e dell’Istituto storico della Resistenza di Trieste, il saggio ricostruisce le posizioni del cattolicesimo democratico e del socialismo democratico triestini di fronte alla «questione adriatica» e al dramma dell’esodo istriano-dalmata: il primo contrario alla retorica nazionalista della «frontiera», all’omologazione alla propaganda del Movimento Sociale Italiano e quindi a ogni ipotesi di cartelli elettorali di forze filo-italiane comprensivi dei neofascisti; il secondo, erede della socialdemocrazia italo-tedesca del periodo asburgico, attento al problema del riconoscimento dei diritti delle minoranze etno-linguistiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.