Faced with a strong openness and the institutional legitimization of an educational and training mission of the school and the university in terms of developing skills of active citizenship and critical thinking to accompany the most sedated disciplinary knowledge, yet the nonstrictly disciplinary competences appear to difficult classification both on the theoretical and operational level. There are many taxonomies that describe and operationalize them, finding in some cases convergences, but remaining in many others substantially different. This is one of the first reasons why it is not easy to evaluate them or to have shared standards. The essay proposes a model of skills assessment that, through the simulation of real contexts, making reference to complex and uncertain problems such as those normally encountered in everyday life, allows students to develop awareness of their cognitive processes and the ability to implement strategies to solve a problem applicable in new and unpredictable contexts. Through the presented model will be able to detect and evaluate fundamental skills such as: the ability to analytical reasoning and problem solving, understood as the ability shown by the students in interpreting, analyzing and evaluating the quality of the information and data proposed to them in order to gain a logical decision or conclusion; the ability to understand texts never seen before by exercising critical thought on them even in the presence of quantitative graphs or symbols; the effectiveness of writing in communicating the arguments in writing in a logical, convincing and coherent way; the technique of writing with regard to the basic rules of the language in which it is expressed. The results of empirical surveys are summarized, centered both on the development of the skills of self-regulation of learning and on the development of teacher training paths aimed at promoting an integrated set of knowledge, skills and attitudes.

A fronte di una forte apertura e alla legittimazione istituzionale di una mission educativa e formativa della scuola e dell’università in termini di sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e pensiero critico da accompagnare alle più sedimentate conoscenze disciplinari, ancora le competenze non strettamente disciplinari appaiono di difficile inquadramento sia sul piano teorico che operativo. Molte sono le tassonomie che le descrivono e le operazionalizzano, trovando in alcuni casi convergenze, ma restando in molti altri sostanzialmente differenti. Questo è uno dei primi motivi per cui non è facile valutarle o poter disporre di standard condivisi. Il saggio propone un modello di valutazione delle competenze che, attraverso la simulazione di contesti reali, facendo quindi riferimento a problemi complessi e incerti come quelli che si incontrano normalmente nella vita di tutti i giorni, permette agli allievi di sviluppare la consapevolezza dei propri processi cognitivi e la capacità di porre in essere strategie per risolvere un problema applicabili in contesti nuovi e non prevedibili. Attraverso il modello presentato si potranno rilevare e valutare competenze fondamentali come: la capacità di ragionamento analitico e di soluzione di problemi, intesa come capacità mostrata dagli studenti nell’interpretare, analizzare e valutare la qualità delle informazioni e dei dati loro proposti al fine di trarne una decisione o conclusione logica; la capacità di comprensione di testi mai visti prima esercitando su di essi il pensiero critico anche in presenza di grafici o simboli quantitativi; l’efficacia della scrittura nel comunicare per iscritto le argomentazioni in modo logico, convincente e coerente; la tecnica della scrittura con riguardo alle regole basilari della lingua in cui ci si esprime. Vengono riferiti sinteticamente i risultati di indagini empiriche centrate sia sullo sviluppo delle competenze di autoregolazione dell'apprendimento dello studente sia sulla messa a punto di percorsi di formazione del docente volti a promuovere un set integrato di conoscenze, abilità e atteggiamenti.

Biasi, V., Ciraci, A.M. (2019). Un modello per la valutazione delle competenze: le prove di simulazione di contesti. In N.A. Lucisano P. (a cura di), Training actions and evaluation processes (pp. 393-402). Lecce : Pensa MultiMedia.

Un modello per la valutazione delle competenze: le prove di simulazione di contesti

Biasi V.;Ciraci A. M.
2019-01-01

Abstract

Faced with a strong openness and the institutional legitimization of an educational and training mission of the school and the university in terms of developing skills of active citizenship and critical thinking to accompany the most sedated disciplinary knowledge, yet the nonstrictly disciplinary competences appear to difficult classification both on the theoretical and operational level. There are many taxonomies that describe and operationalize them, finding in some cases convergences, but remaining in many others substantially different. This is one of the first reasons why it is not easy to evaluate them or to have shared standards. The essay proposes a model of skills assessment that, through the simulation of real contexts, making reference to complex and uncertain problems such as those normally encountered in everyday life, allows students to develop awareness of their cognitive processes and the ability to implement strategies to solve a problem applicable in new and unpredictable contexts. Through the presented model will be able to detect and evaluate fundamental skills such as: the ability to analytical reasoning and problem solving, understood as the ability shown by the students in interpreting, analyzing and evaluating the quality of the information and data proposed to them in order to gain a logical decision or conclusion; the ability to understand texts never seen before by exercising critical thought on them even in the presence of quantitative graphs or symbols; the effectiveness of writing in communicating the arguments in writing in a logical, convincing and coherent way; the technique of writing with regard to the basic rules of the language in which it is expressed. The results of empirical surveys are summarized, centered both on the development of the skills of self-regulation of learning and on the development of teacher training paths aimed at promoting an integrated set of knowledge, skills and attitudes.
2019
978-88-6760-634-4
A fronte di una forte apertura e alla legittimazione istituzionale di una mission educativa e formativa della scuola e dell’università in termini di sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e pensiero critico da accompagnare alle più sedimentate conoscenze disciplinari, ancora le competenze non strettamente disciplinari appaiono di difficile inquadramento sia sul piano teorico che operativo. Molte sono le tassonomie che le descrivono e le operazionalizzano, trovando in alcuni casi convergenze, ma restando in molti altri sostanzialmente differenti. Questo è uno dei primi motivi per cui non è facile valutarle o poter disporre di standard condivisi. Il saggio propone un modello di valutazione delle competenze che, attraverso la simulazione di contesti reali, facendo quindi riferimento a problemi complessi e incerti come quelli che si incontrano normalmente nella vita di tutti i giorni, permette agli allievi di sviluppare la consapevolezza dei propri processi cognitivi e la capacità di porre in essere strategie per risolvere un problema applicabili in contesti nuovi e non prevedibili. Attraverso il modello presentato si potranno rilevare e valutare competenze fondamentali come: la capacità di ragionamento analitico e di soluzione di problemi, intesa come capacità mostrata dagli studenti nell’interpretare, analizzare e valutare la qualità delle informazioni e dei dati loro proposti al fine di trarne una decisione o conclusione logica; la capacità di comprensione di testi mai visti prima esercitando su di essi il pensiero critico anche in presenza di grafici o simboli quantitativi; l’efficacia della scrittura nel comunicare per iscritto le argomentazioni in modo logico, convincente e coerente; la tecnica della scrittura con riguardo alle regole basilari della lingua in cui ci si esprime. Vengono riferiti sinteticamente i risultati di indagini empiriche centrate sia sullo sviluppo delle competenze di autoregolazione dell'apprendimento dello studente sia sulla messa a punto di percorsi di formazione del docente volti a promuovere un set integrato di conoscenze, abilità e atteggiamenti.
Biasi, V., Ciraci, A.M. (2019). Un modello per la valutazione delle competenze: le prove di simulazione di contesti. In N.A. Lucisano P. (a cura di), Training actions and evaluation processes (pp. 393-402). Lecce : Pensa MultiMedia.
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