Il saggio valorizza il dispositivo autobiografico come risorsa educativa preziosa, valorizzando i testi, la cui sequenza è affidata alle sole immagini e proponendo pratiche inclusive di successo, come quella avviata al Palazzo delle Esposizioni di Roma con l'Associazione Asinitas che si occupa dell'alfabetizzazione linguistica e dell'inserimento sociale di donne migranti. Nel contributo perciò si insiste sui libri senza parole mettendone in luce le caratteristiche distintive.
Zizioli, E., Franchi, G. (2019). Ri-dare voce senza parole. I racconti di sole immagini come dispositivo autobiografico per la costruzione di nuovi immaginari. In Cerrocchi L. (a cura di), Narrare la migrazione come esperienza formativa. Strumenti e strategie di comunità e corresponsabilità educativa (pp. 314-326). Milano : FrancoAngeli.
Ri-dare voce senza parole. I racconti di sole immagini come dispositivo autobiografico per la costruzione di nuovi immaginari
Zizioli E.;
2019-01-01
Abstract
Il saggio valorizza il dispositivo autobiografico come risorsa educativa preziosa, valorizzando i testi, la cui sequenza è affidata alle sole immagini e proponendo pratiche inclusive di successo, come quella avviata al Palazzo delle Esposizioni di Roma con l'Associazione Asinitas che si occupa dell'alfabetizzazione linguistica e dell'inserimento sociale di donne migranti. Nel contributo perciò si insiste sui libri senza parole mettendone in luce le caratteristiche distintive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.