Housing for Asylum Seekers and Refugees in Rome: Non-profit and public sector cooperation in the reception system

The paper intends to investigate the functioning of the reception of asylum seekers and refugees in the particular context of Rome. It is analysing the advantages and shortcomings of Rome’s recent adherence to the SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) in terms of reception capacity and quality, capacity of integration and the building of networks of actors. The establishment of a new executive board in Rome and current judicial reports provide a background against which to assess the effects of national, regional and local regulations on asylum in Italy, also in view of possible change. In the first Chapter , we will discuss the interventions aimed at the applicants for protection in Italy. In the second part of the paper, we will analyse the specific context of Rome, and the forms of cooperation between the different actors involved in the SPRAR reception system of asylum seekers and refugees. The analysis is based on a research activity carried out in September and October 2014 in the context of a Masterthesis. The situation described is in constant development and might have evolved since.

Il paper si propone di indagare alcune questioni emerse da un analisi sul sistema di accoglienza presente a Roma, facendo emergere aspetti che possono essere dannosi per l'integrazione dei beneficiari di protezione internazionale in Città. La novità introdotte dall’amministrazione romana e le cronache giudiziarie forniscono uno sfondo sul quale è sembrato possibile valutare gli effetti delle normative nazionali, regionali e locali in materia di asilo in Italia, anche in vista di un possibile cambiamento. Nella prima parte del testo, si presentano gli interventi rivolti ai richiedenti protezione in Italia. Nella seconda parte, viene analizzato il contesto specifico locale e le forme di integrazione tra coloro che sono coinvolti nell'accoglienza dei migranti forzati nell’ambito del sistema SPRAR. Si tratta quindi di un’analisi di una situazione locale, che si basa su una ricerca svolta nel 2014 e che è ancora in fase di sviluppo.