Politica e culture della nazione nell’Italia unita

Si indagano i processi di costruzione della nazione nell'Italia postunitaria, nello spazio europeo. Mancando un evento capace di fungere da effettivo mito di fondazione ed essendo presto discussa la memoria del Risorgimento, la definizione del processo di “costruzione della nazione” avvenne all’insegna di una linea di continuità con il passato e sempre attraverso la scelta di Roma come necessario spazio simbolico-rituale della nazione. La rappresentazione della nazione divenne oggetto di contesa delle culture politiche, in una diffusa frammentazione locale e regionale. Si indagano inoltre le implicazioni del progetto di nazione proposto dalla Monarchia sabauda, nel quadro delle Monarchie europee. La costruzione della nazione avvenne nel vivo di tensioni sociali e territoriali che si riprodussero dopo l’unificazione; prima di tutte l’emergere della “questione meridionale” (ben oltre il cosiddetto brigantaggio), quindi l’opposizione della Chiesa e l’ostentata delegittimazione cattolica dello Stato, l’integrazione del mondo contadino e del nascente movimento operaio, la rappresentanza e i diritti di cittadinanza.