Funkcija remarok v «Maskarade» Lermontova

The essay explores the function of stage directions in M. Yu. Lermontov’s play Masquerade (Maskarad, 1835), examining their narrative, psychological, and theatrical significance. The authors identify and differentiate various types of stage directions, with particular attention to the role of asides, monologues, and soliloquies in shaping the characters’ inner complexity and in guiding the reception of the reader-spectator. The analysis underscores Lermontov’s conscious and nuanced use of stage directions, which are not treated as peripheral elements but are fully integrated into the dramatic structure as essential components of the play’s semantic and symbolic design. Masquerade thus emerges as a dialogic space in which words, silences, gestures, and scenic instructions converge to portray the tragedy of loss, misunderstanding, and fate.

Il saggio analizza la funzione delle didascalie nel dramma "Un ballo in maschera" ("Maskarad", 1835) di M. Ju. Lermontov, indagandone il valore narrativo, psicologico e teatrale. Le autrici distinguono tra diverse tipologie di didascalie, soffermandosi in particolare sul ruolo degli a parte, dei monologhi e dei soliloqui nel delineare la complessità interiore dei personaggi e nel guidare la ricezione del lettore-spettatore. L’analisi mette in luce l'uso consapevole e articolato delle didascalie da parte di Lermontov, che le integra nella struttura drammatica non come elementi accessori, ma come parte essenziale della costruzione semantica e simbolica dell’opera. Il dramma si configura così come uno spazio dialogico in cui parole, silenzi, gesti e indicazioni sceniche concorrono alla rappresentazione tragica della perdita, dell’incomprensione e del destino.