la civic integration è proposta come una nuova visione dei processi di inclusione dei migranti. Anche se sembra richiamarsi a un immaginario incentrato sui principi costituzionali, in realtà "l'integrazione civica" agisce come dispositivo di disciplinamento "morale". Una visione che, a livello, culturale, mira a produrre un certo grado di "assimilazione" rispetto ai presunti "valori" fondativi della comunità "ospitante". La presenza dei migranti nello spazio nazionale è dunque utile, e quindi gradita, a determinate condizioni, e deve essere modulata slla base delle esigenze della componente "autoctona" della popolazione.
Carbone, V., Gargiulo, E., RUSSO SPENA, M., Mellino, M., Faso, G., Eve, M., et al. (a cura di). (2018). I confini dell'inclusione. La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti. Roma : DeriveApprodi.
I confini dell'inclusione. La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti
Vincenzo Carbone
;Maurizia Russo Spena;
2018-01-01
Abstract
la civic integration è proposta come una nuova visione dei processi di inclusione dei migranti. Anche se sembra richiamarsi a un immaginario incentrato sui principi costituzionali, in realtà "l'integrazione civica" agisce come dispositivo di disciplinamento "morale". Una visione che, a livello, culturale, mira a produrre un certo grado di "assimilazione" rispetto ai presunti "valori" fondativi della comunità "ospitante". La presenza dei migranti nello spazio nazionale è dunque utile, e quindi gradita, a determinate condizioni, e deve essere modulata slla base delle esigenze della componente "autoctona" della popolazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.