Sul significato di questo breve frammento che Walter Benjamin presentò all’amico Adorno nei tardi anni Trenta ma che l’amico Scholem classificò come un prodotto dei primi anni Venti, hanno riflettuto legioni di critici. Adorno gli diede il titolo redazionale di Frammento teologico-politico, perché in quelle scarse due pagine Benjamin rifletteva sulla relazione tesa e paradossale tra piano teologico e piano politico, tra avvento del Messia e felicità dell’uomo, tra felicità e nichilismo. Le questioni che il breve testo solleva sono infatti innumerevoli e innumerevolmente declinate e declinabili; si pone i in tal modo come significativo testo-soglia tra il pensiero giovanile e quello più maturo del filosofo berlinese, tra i suoi inizi speculativi legati all’anarchismo e il periodo successivo segnato da una dimensione più apertamente militante. Si presenta qui una nuova traduzione ragionata del Frammento e soprattutto i risultati di un ciclo di incontri con giovani studiosi italiani e stranieri del pensiero di Benjamin che si sono confrontati con quel testo, cercando nuove domande e nuove risposte in esso; ripercorrendo così una sua attualità che trova sempre, oggi più che mai, l’ora della sua leggibilità.
Tagliacozzo, T. (a cura di). (2019). Felicità e tramonto. Sul "Frammento teologico-politico" di Walter Benjamin. Macerata : Quodlibet.
Felicità e tramonto. Sul "Frammento teologico-politico" di Walter Benjamin
Tamara Tagliacozzo
Writing – Original Draft Preparation
2019-01-01
Abstract
Sul significato di questo breve frammento che Walter Benjamin presentò all’amico Adorno nei tardi anni Trenta ma che l’amico Scholem classificò come un prodotto dei primi anni Venti, hanno riflettuto legioni di critici. Adorno gli diede il titolo redazionale di Frammento teologico-politico, perché in quelle scarse due pagine Benjamin rifletteva sulla relazione tesa e paradossale tra piano teologico e piano politico, tra avvento del Messia e felicità dell’uomo, tra felicità e nichilismo. Le questioni che il breve testo solleva sono infatti innumerevoli e innumerevolmente declinate e declinabili; si pone i in tal modo come significativo testo-soglia tra il pensiero giovanile e quello più maturo del filosofo berlinese, tra i suoi inizi speculativi legati all’anarchismo e il periodo successivo segnato da una dimensione più apertamente militante. Si presenta qui una nuova traduzione ragionata del Frammento e soprattutto i risultati di un ciclo di incontri con giovani studiosi italiani e stranieri del pensiero di Benjamin che si sono confrontati con quel testo, cercando nuove domande e nuove risposte in esso; ripercorrendo così una sua attualità che trova sempre, oggi più che mai, l’ora della sua leggibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.