Il Palazzo Venezia a Roma ospita un ciclo pittorico che si colloca intorno alla fine del Quattocento. Le quadrature presenti in alcune sale del palazzo, malgrado siano state ampiamente manomesse dai molti interventi subiti nel corso dei secoli, costituiscono una fondamentale testimonianza della nascita di questo genere pittorico in area romana. In attesa di studi successivi e di puntuali elaborazioni, nell’ambito dell’Unità locale di Roma, ci si è concentrati in questa prima fase della ricerca sulla raccolta documentaria che ha interessato da una parte le ricerche storico-bibliografiche e d’archivio, dall’altra l’acquisizione dei dati metrici oltre alle prime sperimentazioni diagnostiche sulle pareti; queste ultime applicate in particolare alla Sala del Mappamondo, che è sembrato il tema più significativo sia per i caratteri dell’impianto prospettico, sia per l’attribuzione delle pitture originali ad Andrea Mantegna. L’insieme di dati finora raccolti, oggetto di questo primo studio, fornisce un quadro di conoscenze del tema affrontato che testimonia l’importanza delle opere analizzate e si profila come base conoscitiva e di indirizzo per gli sviluppi futuri di questo studio.

De Carlo, L., Santopuoli, N., Mancini, M.F. (2014). La sala del Mappamondo a Palazzo Venezia. In Graziano Mario Valenti (a cura di), Prospettive architettoniche conservazione digitale, divulgazione e studio (pp. 283-309). Roma - ITA : Sapienza Università Editrice [10.13133/978-88-98533-45-9].

La sala del Mappamondo a Palazzo Venezia

Matteo Flavio Mancini
2014-01-01

Abstract

Il Palazzo Venezia a Roma ospita un ciclo pittorico che si colloca intorno alla fine del Quattocento. Le quadrature presenti in alcune sale del palazzo, malgrado siano state ampiamente manomesse dai molti interventi subiti nel corso dei secoli, costituiscono una fondamentale testimonianza della nascita di questo genere pittorico in area romana. In attesa di studi successivi e di puntuali elaborazioni, nell’ambito dell’Unità locale di Roma, ci si è concentrati in questa prima fase della ricerca sulla raccolta documentaria che ha interessato da una parte le ricerche storico-bibliografiche e d’archivio, dall’altra l’acquisizione dei dati metrici oltre alle prime sperimentazioni diagnostiche sulle pareti; queste ultime applicate in particolare alla Sala del Mappamondo, che è sembrato il tema più significativo sia per i caratteri dell’impianto prospettico, sia per l’attribuzione delle pitture originali ad Andrea Mantegna. L’insieme di dati finora raccolti, oggetto di questo primo studio, fornisce un quadro di conoscenze del tema affrontato che testimonia l’importanza delle opere analizzate e si profila come base conoscitiva e di indirizzo per gli sviluppi futuri di questo studio.
2014
978-88-98533-45-9
De Carlo, L., Santopuoli, N., Mancini, M.F. (2014). La sala del Mappamondo a Palazzo Venezia. In Graziano Mario Valenti (a cura di), Prospettive architettoniche conservazione digitale, divulgazione e studio (pp. 283-309). Roma - ITA : Sapienza Università Editrice [10.13133/978-88-98533-45-9].
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