Punto strategico d’osservazione delle migrazioni forzate nel Mediterraneo e della linea politica seguita dall’Europa, l’Italia è un luogo centrale per avviare una riflessione critica sulle dinamiche di protezione, controllo e abbandono rivolte ai rifugiati e richiedenti asilo. Campi di accoglienza e abitazioni improvvisate, piazze e stazioni, economie regolari o fatte di espedienti, attese protratte e rituali burocratici, violenza sociale e sopraffazione, marginalità spesso estrema e abbandono istituzionale scandiscono tempi e spazi della richiesta d’asilo in Italia. Questa lunga documentazione, iniziata nel 2014 in Sicilia e arrivata in città come Roma e Milano, punti di transito informale e istituzionale, racconta con fotografie e narrazioni esperienze, condizioni e vicissitudini dei richiedenti asilo dopo il loro arrivo sulle coste italiane.
Pinelli, B. (a cura di). (2015). Dopo l'approdo. Un racconto per immagini e parole sui richiedenti asilo in Italia. ED.IT di U. Coscarelli.
Dopo l'approdo. Un racconto per immagini e parole sui richiedenti asilo in Italia
barbara pinelli
2015-01-01
Abstract
Punto strategico d’osservazione delle migrazioni forzate nel Mediterraneo e della linea politica seguita dall’Europa, l’Italia è un luogo centrale per avviare una riflessione critica sulle dinamiche di protezione, controllo e abbandono rivolte ai rifugiati e richiedenti asilo. Campi di accoglienza e abitazioni improvvisate, piazze e stazioni, economie regolari o fatte di espedienti, attese protratte e rituali burocratici, violenza sociale e sopraffazione, marginalità spesso estrema e abbandono istituzionale scandiscono tempi e spazi della richiesta d’asilo in Italia. Questa lunga documentazione, iniziata nel 2014 in Sicilia e arrivata in città come Roma e Milano, punti di transito informale e istituzionale, racconta con fotografie e narrazioni esperienze, condizioni e vicissitudini dei richiedenti asilo dopo il loro arrivo sulle coste italiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.