Queste porzioni di testo che veicolano impliciti di contenuto sensibile costituiscono ciascuna una percentuale precisa dell’estensione complessiva del testo (misurata in caratteri); e quindi la loro somma costituisce la porzione di testo che è devoluta a implicitare contenuti non bona fide veri né già condivisi dai destinatari. Vedremo fra poco, in estrema sintesi, come si è proceduto per misurare tale porzione in ogni testo. Quantificare la porzione di testo che implicita contenuti sensibili può diventare utile per lo studio della variazione fra tipi testuali, che è l’oggetto di questo volume. L’ipotesi che la codifica implicita di contenuti sensibili sia funzione degli intenti persuasivi candida questa prassi linguistico-pragmatica a diventare un parametro caratterizzante i testi persuasivi; o meglio, caratterizzante la persuasività di un testo, per cui, in linea di principio, quanto maggiore è la percentuale di impliciti sensibili in un testo, tanto più alta ci dovremo aspettare che sia la posizione di quel testo su una ipotetica scala di persuasività, intesa sia come intensità dell’intento persuasivo, sia come concreta efficacia persuasiva. Su questa ipotesi, abbiamo condotto un’analisi di alcuni diversi tipi testuali all’interno di un corpus pilota.

Lombardi vallauri, E., Masia, V. (2020). La comunicazione implicita come dimensione di variazione tra tipi testuali. In M.M.&.L.C. Jacqueline Visconti (a cura di), Linguaggi settoriali e specialistici. Sincronia, diacronia, traduzione, variazione (pp. 113-120). Franco Cesati.

La comunicazione implicita come dimensione di variazione tra tipi testuali

Lombardi vallauri, Edoardo;Masia, Viviana
2020-01-01

Abstract

Queste porzioni di testo che veicolano impliciti di contenuto sensibile costituiscono ciascuna una percentuale precisa dell’estensione complessiva del testo (misurata in caratteri); e quindi la loro somma costituisce la porzione di testo che è devoluta a implicitare contenuti non bona fide veri né già condivisi dai destinatari. Vedremo fra poco, in estrema sintesi, come si è proceduto per misurare tale porzione in ogni testo. Quantificare la porzione di testo che implicita contenuti sensibili può diventare utile per lo studio della variazione fra tipi testuali, che è l’oggetto di questo volume. L’ipotesi che la codifica implicita di contenuti sensibili sia funzione degli intenti persuasivi candida questa prassi linguistico-pragmatica a diventare un parametro caratterizzante i testi persuasivi; o meglio, caratterizzante la persuasività di un testo, per cui, in linea di principio, quanto maggiore è la percentuale di impliciti sensibili in un testo, tanto più alta ci dovremo aspettare che sia la posizione di quel testo su una ipotetica scala di persuasività, intesa sia come intensità dell’intento persuasivo, sia come concreta efficacia persuasiva. Su questa ipotesi, abbiamo condotto un’analisi di alcuni diversi tipi testuali all’interno di un corpus pilota.
2020
978-88-7667-817-2
Lombardi vallauri, E., Masia, V. (2020). La comunicazione implicita come dimensione di variazione tra tipi testuali. In M.M.&.L.C. Jacqueline Visconti (a cura di), Linguaggi settoriali e specialistici. Sincronia, diacronia, traduzione, variazione (pp. 113-120). Franco Cesati.
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