Il saggio offre qualche spunto intorno al parallelismo fra il progressivo radicamento della sovranità nel popolo e lo strutturarsi di una musica pubblica che favorisca lo sviluppo di un sentimento che consenta di identificare una moltitudine di individui come popolo. Si osservano tre quadri storici, definiti nel tempo e nello spazio, dai quali emerge un collegamento fra il sorgere di canti nazionali, qualificati poi di inni nazionali, e il consolidarsi dello schema costituzionale moderno che fa derivare la giuridicità dell'ordinamento da un popolo percepito come unitario e capace di volontà costituente.
Conte, E. (2020). Il popolo è una moltitudine che canta. Osservazioni storiche sulla funzione istituzionale della musica. In Giorgio Resta (a cura di), L'armonia nel diritto. Contributi a una riflessione su diritto e musica.
Il popolo è una moltitudine che canta. Osservazioni storiche sulla funzione istituzionale della musica
Emanuele Conte
2020-01-01
Abstract
Il saggio offre qualche spunto intorno al parallelismo fra il progressivo radicamento della sovranità nel popolo e lo strutturarsi di una musica pubblica che favorisca lo sviluppo di un sentimento che consenta di identificare una moltitudine di individui come popolo. Si osservano tre quadri storici, definiti nel tempo e nello spazio, dai quali emerge un collegamento fra il sorgere di canti nazionali, qualificati poi di inni nazionali, e il consolidarsi dello schema costituzionale moderno che fa derivare la giuridicità dell'ordinamento da un popolo percepito come unitario e capace di volontà costituente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.