Un capitolo ignorato della ricezione dello spinozismo in Francia. Lo Spinoza di Maine de Biran

Maine de Biran (1766-1824) intrattiene con Spinoza una sorta di dialogo a distanza per circa quindici anni. L’ambiguità di fondo con cui Biran rifiuta Spinoza, assegnandogli nel contempo un ruolo di primo piano nel panorama della filosofia postcartesiana, lascerà tracce evidenti nel dibattito filosofico francese, in cui Spinoza diventa una sorta di oggetto quasi intrattabile da parte di quanti non intendono dichiararsi esplicitamente materialisti. Un secolo più tardi sarà proprio un aperto ammiratore del biranismo, Léon Brunschvicg, a riabilitare Spinoza senza peraltro mettere da parte Biran, anzi, considerando quest’ultimo come colui che ha corretto la «psicologia rudimentale» degli empiristi inglesi e degli idealisti tedeschi, Kant in primis, a comprova dell’imponente influenza della cosiddetta «scuola riflessiva», di cui Biran sarebbe il capostipite, la quale ha dominato in Francia per circa un secolo e di cui si scorgono ancora oggi tracce nei programmi d’insegnamento secondario.