Il contributo propone una lettura critica dell’esperienza di educazione non formale, fortemente radicata nel tessuto urbano negli anni compresi tra il 1968 e il 1973 e promossa da Don Sardelli tra le baracche dell’Acquedotto Felice. La scuola ospitata in uno spazio umido e angusto di 9 mq si apre al mondo, diventa un’esperienza di coscientizzazione, uno straordinario laboratorio pedagogico con strumenti e metodologie in grado di svelare intrecci e debiti culturali, assonanze e dissonanze con il dibattito politico-scolastico dell’epoca. Un’esperienza, pertanto, che ci restituisce una pagina di educazione militante da cui trarre coordinate e categorie per orientare anche l’attuale agire pedagogico.
Zizioli, E. (2020). "La scuola della mattina ci dimentica": L'iniziativa di Don Roberto Sardelli tra le baracche dell'Acquedotto Felice (1968-1973). In Pironi T. (a cura di), Autorità in crisi. Scuola, famiglia, società prima e dopo il '68 (pp. 337-344). Canterano (RM) : Aracne [10.4399/978882553255532].
"La scuola della mattina ci dimentica": L'iniziativa di Don Roberto Sardelli tra le baracche dell'Acquedotto Felice (1968-1973)
Zizioli E.
2020-01-01
Abstract
Il contributo propone una lettura critica dell’esperienza di educazione non formale, fortemente radicata nel tessuto urbano negli anni compresi tra il 1968 e il 1973 e promossa da Don Sardelli tra le baracche dell’Acquedotto Felice. La scuola ospitata in uno spazio umido e angusto di 9 mq si apre al mondo, diventa un’esperienza di coscientizzazione, uno straordinario laboratorio pedagogico con strumenti e metodologie in grado di svelare intrecci e debiti culturali, assonanze e dissonanze con il dibattito politico-scolastico dell’epoca. Un’esperienza, pertanto, che ci restituisce una pagina di educazione militante da cui trarre coordinate e categorie per orientare anche l’attuale agire pedagogico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.