Il saggio offre un nuovo studio complessivo e aggiornato del 'Decameron' sul versante filologico ed esegetico. Si ripercorrono in primo luogo le vicende redazionali dell’opera (genesi, datazione e prima circolazione), dando conto dei testimoni più importanti della tradizione manoscritta, a partire dall’autografo Hamilton 90, riesaminato con particolare attenzione anche alla forma-libro scelta da Boccaccio (fondamentale per comprendere la prospettiva culturale più alta e profonda dell’opera), passando per il Mannelli (Laurenziano Pluteo 42, 1) e il Parigino Italiano 482, che insieme al frammento Magliabechiano (il ms. II II 8 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) e ai frammenti Vitali (Piacenza, Biblioteca Passeri Landi, Vitali 26), riflettono una prima redazione del testo. Particolare attenzione è dedicata anche alla storia editoriale del Decameron fino alle più recenti edizioni critiche. Tramite il rimando alle fonti di volta in volta messe in campo da Boccaccio e il raffronto con i codici della sua biblioteca, si analizzano quindi gli elementi costitutivi del 'Decameron': il titolo e il sottotitolo, gli interventi dell’autore, lo spazio della cornice (con particolare attenzione alle premesse dei novellatori), il mondo rappresentato nei cento racconti. Si ripercorrono quindi i temi fondamentali che attraversano l’opera. Chiude il saggio una bibliografia ragionata utile per approfondimenti e ricerche.
Fiorilla, M. (2021). Il capolavoro narrativo: il 'Decameron'. In M. Fiorilla, I. Iocca (a cura di), Boccaccio (pp. 95-140). Roma : Carocci.
Il capolavoro narrativo: il 'Decameron'
maurizio fiorilla
2021-01-01
Abstract
Il saggio offre un nuovo studio complessivo e aggiornato del 'Decameron' sul versante filologico ed esegetico. Si ripercorrono in primo luogo le vicende redazionali dell’opera (genesi, datazione e prima circolazione), dando conto dei testimoni più importanti della tradizione manoscritta, a partire dall’autografo Hamilton 90, riesaminato con particolare attenzione anche alla forma-libro scelta da Boccaccio (fondamentale per comprendere la prospettiva culturale più alta e profonda dell’opera), passando per il Mannelli (Laurenziano Pluteo 42, 1) e il Parigino Italiano 482, che insieme al frammento Magliabechiano (il ms. II II 8 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) e ai frammenti Vitali (Piacenza, Biblioteca Passeri Landi, Vitali 26), riflettono una prima redazione del testo. Particolare attenzione è dedicata anche alla storia editoriale del Decameron fino alle più recenti edizioni critiche. Tramite il rimando alle fonti di volta in volta messe in campo da Boccaccio e il raffronto con i codici della sua biblioteca, si analizzano quindi gli elementi costitutivi del 'Decameron': il titolo e il sottotitolo, gli interventi dell’autore, lo spazio della cornice (con particolare attenzione alle premesse dei novellatori), il mondo rappresentato nei cento racconti. Si ripercorrono quindi i temi fondamentali che attraversano l’opera. Chiude il saggio una bibliografia ragionata utile per approfondimenti e ricerche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.