Gli impianti residenziali di Foligno, connotati da un denso intreccio di influenze costruttive regionali del centro e nord Italia accanto a peculiari declinazioni tipologiche locali, esprimono la loro carica dimostrativa anche attraverso le caratterizzazioni fisiognomiche di mascheroni decorativi, mensole, chiavi d’arco, paraste, incorniciature di portali e finestre, che popolano i fronti regolarizzati degli assi stradali. Si squadernano così le quinte di un grandioso teatro urbano, in cui le immagini antropomorfiche e zoomorfiche sono parte eloquente di una corale rappresentazione delle virtù civiche degli abitanti in uno scenario assai articolato eppure coerente e leggibile in modo unitario. La secolare sedimentazione edilizia, figurativa e semantica della città, è oggi finalmente restituita alla vista, al termine della sistematica riqualificazione del centro storico condotta negli ultimi due decenni, con una grandiosa campagna di interventi sull’edilizia pubblica e privata dopo il terremoto del 1997. Un processo che, nel contesto di un pluriennale panorama italiano di incuria e distruzione del bene comune, appare come un assoluto modello di eccellenza. Finalmente, più di vent’anni dopo, è possibile leggere prospetti e stratificazioni di importanti edifici e spazi urbani, e verificare quei processi di alleanze e inimicizie che sono alla base della configurazione della forma urbis. Se l’architettura è una “utopia realistica”, come sosteneva Giancarlo De Carlo, l’architettura e l’urbanistica di Foligno costituiscono una summa di suggestioni stratificate, modelli, influenze tipologiche e costruttive, cicli ornamentali celebrativi di glorie civili e religiose e, attraverso di esse, delle famiglie che hanno fortemente desiderato, sognato, edificato e lungamente abitato la città e i suoi palazzi: una straordinaria espressione di un’utopia – architettonica, urbana e decorativa – tradotta in realtà.
Sturm, S. (a cura di). (2020). Foligno. I palazzi e la città dal Rinascimento al Neoclassico. Perugia : Quattroemme.
Foligno. I palazzi e la città dal Rinascimento al Neoclassico
Sturm, Saverio
2020-01-01
Abstract
Gli impianti residenziali di Foligno, connotati da un denso intreccio di influenze costruttive regionali del centro e nord Italia accanto a peculiari declinazioni tipologiche locali, esprimono la loro carica dimostrativa anche attraverso le caratterizzazioni fisiognomiche di mascheroni decorativi, mensole, chiavi d’arco, paraste, incorniciature di portali e finestre, che popolano i fronti regolarizzati degli assi stradali. Si squadernano così le quinte di un grandioso teatro urbano, in cui le immagini antropomorfiche e zoomorfiche sono parte eloquente di una corale rappresentazione delle virtù civiche degli abitanti in uno scenario assai articolato eppure coerente e leggibile in modo unitario. La secolare sedimentazione edilizia, figurativa e semantica della città, è oggi finalmente restituita alla vista, al termine della sistematica riqualificazione del centro storico condotta negli ultimi due decenni, con una grandiosa campagna di interventi sull’edilizia pubblica e privata dopo il terremoto del 1997. Un processo che, nel contesto di un pluriennale panorama italiano di incuria e distruzione del bene comune, appare come un assoluto modello di eccellenza. Finalmente, più di vent’anni dopo, è possibile leggere prospetti e stratificazioni di importanti edifici e spazi urbani, e verificare quei processi di alleanze e inimicizie che sono alla base della configurazione della forma urbis. Se l’architettura è una “utopia realistica”, come sosteneva Giancarlo De Carlo, l’architettura e l’urbanistica di Foligno costituiscono una summa di suggestioni stratificate, modelli, influenze tipologiche e costruttive, cicli ornamentali celebrativi di glorie civili e religiose e, attraverso di esse, delle famiglie che hanno fortemente desiderato, sognato, edificato e lungamente abitato la città e i suoi palazzi: una straordinaria espressione di un’utopia – architettonica, urbana e decorativa – tradotta in realtà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.