All'interno del profondo rinnovamento nello studio della diplomazia degli ultimi anni, il volume propone contributi nei quali l'attenzione è rivolta verso gli esiti personali e i riflessi istituzionali generati da un composito personale in possesso di competenze diverse che si intersecano con i contesti mutevoli della missione. Si tratta sovente di soggetti portatori di statuti concettuali «altri» che, con le loro pratiche e linguaggi, si affiancano significativamente alle mansioni proprie della negoziazione tradizionale. I saperi finiscono così per apparire come il fertile innesto di una sperimentazione solo apparentemente aliena alle finalità diplomatiche e alle conoscenze originali di partenza; oppure, al contrario, l’esperienza diviene la premessa di significativi approdi e aggiustamenti intellettuali derivanti proprio dal vissuto di una missione diplomatica.
Andretta, S., Bély, L., Koller, A., Poumarède, G. (a cura di). (2020). Esperienza e diplomazia. Saperi, pratiche culturali e azione diplomatica nell’Età moderna (secc. XV-XVIII). Expérience et diplomatie. Savoirs, pratiques culturelles et action diplomatique à l’époque moderne (XVème-XVIIème s.), a cura di/sous la direction de Stefano Andretta, Lucien Bély, Alexander Koller, Géraud Poumarède, Roma, Viella, 2020,pp.480. Roma : VIELLA.
Esperienza e diplomazia. Saperi, pratiche culturali e azione diplomatica nell’Età moderna (secc. XV-XVIII). Expérience et diplomatie. Savoirs, pratiques culturelles et action diplomatique à l’époque moderne (XVème-XVIIème s.), a cura di/sous la direction de Stefano Andretta, Lucien Bély, Alexander Koller, Géraud Poumarède, Roma, Viella, 2020,pp.480
Stefano AndrettaMembro del Collaboration Group
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2020-01-01
Abstract
All'interno del profondo rinnovamento nello studio della diplomazia degli ultimi anni, il volume propone contributi nei quali l'attenzione è rivolta verso gli esiti personali e i riflessi istituzionali generati da un composito personale in possesso di competenze diverse che si intersecano con i contesti mutevoli della missione. Si tratta sovente di soggetti portatori di statuti concettuali «altri» che, con le loro pratiche e linguaggi, si affiancano significativamente alle mansioni proprie della negoziazione tradizionale. I saperi finiscono così per apparire come il fertile innesto di una sperimentazione solo apparentemente aliena alle finalità diplomatiche e alle conoscenze originali di partenza; oppure, al contrario, l’esperienza diviene la premessa di significativi approdi e aggiustamenti intellettuali derivanti proprio dal vissuto di una missione diplomatica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.