Trent’anni di ricerche di archeologia urbana hanno profondamente mutato la nostra visione di Roma nella Tarda Antichità e nell’Altomedioevo. I risultati dei numerosi scavi ci consentono oggi infatti di delineare con molto maggiore accuratezza le trasformazioni del paesaggio urbano, così come la realtà demografica ed economica della città. Il quadro che ne risulta, lontano tanto dalle visioni catastrofiste che volevano una Roma sostanzialmente spopolata e abbandonata, quanto a quelle irenicamente continuiste, vede una città dalla popolazione severamente ridotta rispetto a quella del IV secolo, ma ancora calcolabile in decine di migliaia di abitanti, con evidenti elementi di degrado delle infrastrutture e di parziale abbandono di alcuni settori, ma con una sostanziale tenuta dei tracciati stradali e dell’assetto urbano e, ancora fino all’inizio dell’VIII secolo, inserita nelle correnti di traffico commerciale mediterraneo e attivo centro produttivo.
SANTANGELI VALENZANI, R. (2020). La trasformazione del paesaggio urbano a Roma tra la tarda antichita’ e l’alto medioevo. In M.S.C.J. Mateos Cruz P. (a cura di), Exemplum et Spolia La reutilización arquitectónica en la transformación del paisaje urbano de las ciudades históricas (pp. 17-30). Mérida : Instituto de Arqueología, Mérida (CSIC-Junta de Extremadura)..
La trasformazione del paesaggio urbano a Roma tra la tarda antichita’ e l’alto medioevo
Riccardo Santangeli Valenzani
2020-01-01
Abstract
Trent’anni di ricerche di archeologia urbana hanno profondamente mutato la nostra visione di Roma nella Tarda Antichità e nell’Altomedioevo. I risultati dei numerosi scavi ci consentono oggi infatti di delineare con molto maggiore accuratezza le trasformazioni del paesaggio urbano, così come la realtà demografica ed economica della città. Il quadro che ne risulta, lontano tanto dalle visioni catastrofiste che volevano una Roma sostanzialmente spopolata e abbandonata, quanto a quelle irenicamente continuiste, vede una città dalla popolazione severamente ridotta rispetto a quella del IV secolo, ma ancora calcolabile in decine di migliaia di abitanti, con evidenti elementi di degrado delle infrastrutture e di parziale abbandono di alcuni settori, ma con una sostanziale tenuta dei tracciati stradali e dell’assetto urbano e, ancora fino all’inizio dell’VIII secolo, inserita nelle correnti di traffico commerciale mediterraneo e attivo centro produttivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.