This essay wants to give a methodological contribution to the knowledge of the historical centers in the areas prone to earthquakes. The aim is to answer to the necessity of guarding the identity features of the villages without renouncing to put them in safety. Starting from the acknowledgement of a local seismic culture, expressed in constructive techniques careful to the problems caused by the frequent earthquakes which stroke the Italian historical centers, the study deals with the different scales of the anthropic space: territory, settlement, urban fabric, buildings and constructive techniques. The research follows the tradition of studies of the architectural school of the University of Roma Tre, led by Paolo Marconi and Antonino Giuffrè and published in the Recovery manuals (Manuali del Recupero), in the Codes of practices (Codici di pratica), and the researches on the urban fabrics and building types developed by the schools of Saverio Muratori and especially of Gianfranco Caniggia. The case of study is the village of Leonessa, in the Rieti’s province, which is particularly significant for its urban features and for the quality of the historical buildings, not so altered by recent interventions and equipped with several traditional anti-seismic constructive elements. Thanks to this characteristics Leonessa village responded, to the seismic event of 2016, more efficiently than other close villages which were more damaged. The products are the ones typical of a recovery manual: study of the urban structure, of the urban fabric, of the building and constructive types, based on the direct surveys, the historical cartography and the archival documents. In addition it has been realized a GIS that allows storage and implementation of acquired data. This is a tool useful for the public administration to manage in the time the programs and the secured of the historical buildings in order to face future traumatic events.

Questo breve saggio vuole offrire un contributo di metodo alla conoscenza del costruito dei centri storici nelle aree a rischio sismico per dare delle risposte alla necessità di conservare i caratteri identitari senza rinunciare alla loro messa in sicurezza. Partendo dal riconoscimento della cultura sismica locale, espressa in modalità costruttive attente ai problemi causati dai frequenti terremoti che hanno colpito i centri storici italiani, lo studio si sviluppa alle diverse scale dello spazio antropico, dal territorio, all’insediamento urbano, al tessuto edilizio, agli edifici, alle tecniche costruttive. La ricerca fa tesoro degli studi della scuola di architettura dell’Università Roma Tre negli anni passati sotto lo guida di Paolo Marconi e di Antonino Giuffrè, pubblicati nei Manuali del Recupero e nei Codici di Pratica, e delle ricerche sui tessuti urbani e dei tipi edilizi sviluppati dalla scuola facente capo a Saverio Muratori ed in particolare a Gianfranco Caniggia. La ricerca viene approfondita su un caso studio particolarmente significativo, Leonessa in provincia di Rieti, che, per le caratteristiche della struttura urbana e le qualità del costruito storico, poco rimaneggiato da interventi recenti e dotato di numerosi presidi antisismici pre-moderni, ha risposto con maggior efficacia all’evento sismico del 2016 rispetto ad altri centri vicini maggiormente danneggiati. Agli elaborati tipici di un manuale del recupero: studio della struttura urbana, del tessuto edilizio, dei tipi edilizi e costruttivi sviluppati sulla base dei rilievi in situ, della cartografia storica e dei documenti d’archivio, viene associato un GIS che consente di archiviare ed implementare i dati acquisiti. Uno strumento utile alla pubblica amministrazione per gestire nel tempo i programmi e le realizzazione della messa in sicurezza del costruito storico in vista di possibili eventi traumatici.

Zampilli, M., Larovere, M., Pani, L.F. (2020). Conoscenza dei sistemi costruttivi locali per interventi di conservazione, miglioramento e messa in sicurezza di centri storici e singoli edifici a rischio sismico. Il caso studio di Leonessa. In Lucina Caravaggi (a cura di), PROGETTO SISMI-DTC LAZIO CONOSCENZE E INNOVAZIONI PER LA RICOSTRUZIONE E IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEI CENTRI STORICI DEL LAZIO (pp. 52-59). Macerata : QuodLibet.

Conoscenza dei sistemi costruttivi locali per interventi di conservazione, miglioramento e messa in sicurezza di centri storici e singoli edifici a rischio sismico. Il caso studio di Leonessa

Zampilli Michele;Larovere Marianna;Pani Lea Fanny
2020-01-01

Abstract

This essay wants to give a methodological contribution to the knowledge of the historical centers in the areas prone to earthquakes. The aim is to answer to the necessity of guarding the identity features of the villages without renouncing to put them in safety. Starting from the acknowledgement of a local seismic culture, expressed in constructive techniques careful to the problems caused by the frequent earthquakes which stroke the Italian historical centers, the study deals with the different scales of the anthropic space: territory, settlement, urban fabric, buildings and constructive techniques. The research follows the tradition of studies of the architectural school of the University of Roma Tre, led by Paolo Marconi and Antonino Giuffrè and published in the Recovery manuals (Manuali del Recupero), in the Codes of practices (Codici di pratica), and the researches on the urban fabrics and building types developed by the schools of Saverio Muratori and especially of Gianfranco Caniggia. The case of study is the village of Leonessa, in the Rieti’s province, which is particularly significant for its urban features and for the quality of the historical buildings, not so altered by recent interventions and equipped with several traditional anti-seismic constructive elements. Thanks to this characteristics Leonessa village responded, to the seismic event of 2016, more efficiently than other close villages which were more damaged. The products are the ones typical of a recovery manual: study of the urban structure, of the urban fabric, of the building and constructive types, based on the direct surveys, the historical cartography and the archival documents. In addition it has been realized a GIS that allows storage and implementation of acquired data. This is a tool useful for the public administration to manage in the time the programs and the secured of the historical buildings in order to face future traumatic events.
2020
978-88-229-0557-4
Questo breve saggio vuole offrire un contributo di metodo alla conoscenza del costruito dei centri storici nelle aree a rischio sismico per dare delle risposte alla necessità di conservare i caratteri identitari senza rinunciare alla loro messa in sicurezza. Partendo dal riconoscimento della cultura sismica locale, espressa in modalità costruttive attente ai problemi causati dai frequenti terremoti che hanno colpito i centri storici italiani, lo studio si sviluppa alle diverse scale dello spazio antropico, dal territorio, all’insediamento urbano, al tessuto edilizio, agli edifici, alle tecniche costruttive. La ricerca fa tesoro degli studi della scuola di architettura dell’Università Roma Tre negli anni passati sotto lo guida di Paolo Marconi e di Antonino Giuffrè, pubblicati nei Manuali del Recupero e nei Codici di Pratica, e delle ricerche sui tessuti urbani e dei tipi edilizi sviluppati dalla scuola facente capo a Saverio Muratori ed in particolare a Gianfranco Caniggia. La ricerca viene approfondita su un caso studio particolarmente significativo, Leonessa in provincia di Rieti, che, per le caratteristiche della struttura urbana e le qualità del costruito storico, poco rimaneggiato da interventi recenti e dotato di numerosi presidi antisismici pre-moderni, ha risposto con maggior efficacia all’evento sismico del 2016 rispetto ad altri centri vicini maggiormente danneggiati. Agli elaborati tipici di un manuale del recupero: studio della struttura urbana, del tessuto edilizio, dei tipi edilizi e costruttivi sviluppati sulla base dei rilievi in situ, della cartografia storica e dei documenti d’archivio, viene associato un GIS che consente di archiviare ed implementare i dati acquisiti. Uno strumento utile alla pubblica amministrazione per gestire nel tempo i programmi e le realizzazione della messa in sicurezza del costruito storico in vista di possibili eventi traumatici.
Zampilli, M., Larovere, M., Pani, L.F. (2020). Conoscenza dei sistemi costruttivi locali per interventi di conservazione, miglioramento e messa in sicurezza di centri storici e singoli edifici a rischio sismico. Il caso studio di Leonessa. In Lucina Caravaggi (a cura di), PROGETTO SISMI-DTC LAZIO CONOSCENZE E INNOVAZIONI PER LA RICOSTRUZIONE E IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEI CENTRI STORICI DEL LAZIO (pp. 52-59). Macerata : QuodLibet.
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