Rome's Palazzo delle Esposizioni stands today as an important monument of the city but also and as an "urban fact", whose base lies in an original typology, characterized by innovative functions and exhibition spaces compared to the Italian tradition. These aspects make of the Palazzo a bustling "urban machine", in which exhibition, education, culture, entertainment, and reception activities occur simultaneously and alter continuously, in what is now an irreplaceable plot in the artistic and cultural life of the city. With the realization of the Serra ex-Piacentini, carried out between 2004 and 2007, the Palazzo reaches the conclusion of the complicated history of its construction and transformations. Ten years later, the text tells the story of the Serra's creation, not only as a reinstatement of the functional, symbolic, and figurative aspects of the Palazzo, but also as a salient episode of the construction of its definitive functional and figurative structure. With this realization comes the definitive reform of the entire volumetric structure of the Palazzo which, with its glazed addition, reaches a final completeness. The complex of works concluded in 2007 thus places itself in direct continuity with the original project of Pio Piacentini (1883), with the decisive reinvention designed by Dardi in the '80s, and with the adaptation of functions and implants orchestrated by M. De Lucchi and F. Galdo. The final arrangement of the front on via Piacenza, long remained as a "rear", now realizes itself, with the addition of the Serra, the terraces and the volumes designed by ABDR Architetti Associati, as a conclusive integration of morphological, technological, energetic, and figurative aspects.

Costruire nel costruito: il riuso, la trasformazione, l’adattamento dell’esistente. Il Palazzo delle Esposizioni di Roma rappresenta oggi un importante monumento cittadino ma anche un “fatto urbano”, alla cui base si pone una tipologia originale, caratterizzata da funzioni e spazi innovativi rispetto alla tradizione espositiva italiana. Questi aspetti fanno del Palazzo una vivace “macchina urbana”, in cui attività espositive simultanee, attività didattiche, culturali, di intrattenimento e di accoglienza si alternano continuamente, in un intreccio ormai insostituibile nella vita artistica e culturale della città. Con la realizzazione della Serra ex-Piacentini, avvenuta tra il 2004 e il 2007, il Palazzo raggiunge un punto culminante della complicata storia della sua costruzione e delle sue trasformazioni. Dieci anni dopo, il testo ripercorre la vicenda della realizzazione della Serra, non solamente come reintegro di un aspetto funzionale, simbolico e figurativo del Palazzo, ma anche come episodio saliente della costruzione del suo assetto funzionale e figurativo. Con questa realizzazione si riforma in modo stabile l’intero assetto volumetrico del Palazzo, che con la sua addizione vetrata, raggiunge una definitiva compiutezza. Il complesso di opere concluso nel 2007 si pone così in diretta continuità con l’originario progetto di Pio Piacentini (1883), con la determinante reinvenzione ideata da Dardi negli anni ‘80, con l’adeguamento funzionale e impiantistico operato da M. De Lucchi e F. Galdo. La sistemazione del fronte su via Piacenza, rimasto per lungo tempo un “retro”, con l’addizione della Serra vetrata, le terrazze e i volumi progettati da ABDR Architetti Associati realizza una conclusiva integrazione degli aspetti morfologici, tecnologici, energetici e figurativi.

Beccu, M. (2017). Una scatola vetrata per un museo moderno. La Serra ex-Piacentini al Palazzo delle Esposizioni. In Alberto Raimondi (a cura di), Tre cantieri romani. Costruire nell'esistente tra Storia e Innovazione (pp. 18-39). Roma : AR Edizioni.

Una scatola vetrata per un museo moderno. La Serra ex-Piacentini al Palazzo delle Esposizioni

Beccu Michele
2017-01-01

Abstract

Rome's Palazzo delle Esposizioni stands today as an important monument of the city but also and as an "urban fact", whose base lies in an original typology, characterized by innovative functions and exhibition spaces compared to the Italian tradition. These aspects make of the Palazzo a bustling "urban machine", in which exhibition, education, culture, entertainment, and reception activities occur simultaneously and alter continuously, in what is now an irreplaceable plot in the artistic and cultural life of the city. With the realization of the Serra ex-Piacentini, carried out between 2004 and 2007, the Palazzo reaches the conclusion of the complicated history of its construction and transformations. Ten years later, the text tells the story of the Serra's creation, not only as a reinstatement of the functional, symbolic, and figurative aspects of the Palazzo, but also as a salient episode of the construction of its definitive functional and figurative structure. With this realization comes the definitive reform of the entire volumetric structure of the Palazzo which, with its glazed addition, reaches a final completeness. The complex of works concluded in 2007 thus places itself in direct continuity with the original project of Pio Piacentini (1883), with the decisive reinvention designed by Dardi in the '80s, and with the adaptation of functions and implants orchestrated by M. De Lucchi and F. Galdo. The final arrangement of the front on via Piacenza, long remained as a "rear", now realizes itself, with the addition of the Serra, the terraces and the volumes designed by ABDR Architetti Associati, as a conclusive integration of morphological, technological, energetic, and figurative aspects.
2017
9788899836238
Costruire nel costruito: il riuso, la trasformazione, l’adattamento dell’esistente. Il Palazzo delle Esposizioni di Roma rappresenta oggi un importante monumento cittadino ma anche un “fatto urbano”, alla cui base si pone una tipologia originale, caratterizzata da funzioni e spazi innovativi rispetto alla tradizione espositiva italiana. Questi aspetti fanno del Palazzo una vivace “macchina urbana”, in cui attività espositive simultanee, attività didattiche, culturali, di intrattenimento e di accoglienza si alternano continuamente, in un intreccio ormai insostituibile nella vita artistica e culturale della città. Con la realizzazione della Serra ex-Piacentini, avvenuta tra il 2004 e il 2007, il Palazzo raggiunge un punto culminante della complicata storia della sua costruzione e delle sue trasformazioni. Dieci anni dopo, il testo ripercorre la vicenda della realizzazione della Serra, non solamente come reintegro di un aspetto funzionale, simbolico e figurativo del Palazzo, ma anche come episodio saliente della costruzione del suo assetto funzionale e figurativo. Con questa realizzazione si riforma in modo stabile l’intero assetto volumetrico del Palazzo, che con la sua addizione vetrata, raggiunge una definitiva compiutezza. Il complesso di opere concluso nel 2007 si pone così in diretta continuità con l’originario progetto di Pio Piacentini (1883), con la determinante reinvenzione ideata da Dardi negli anni ‘80, con l’adeguamento funzionale e impiantistico operato da M. De Lucchi e F. Galdo. La sistemazione del fronte su via Piacenza, rimasto per lungo tempo un “retro”, con l’addizione della Serra vetrata, le terrazze e i volumi progettati da ABDR Architetti Associati realizza una conclusiva integrazione degli aspetti morfologici, tecnologici, energetici e figurativi.
Beccu, M. (2017). Una scatola vetrata per un museo moderno. La Serra ex-Piacentini al Palazzo delle Esposizioni. In Alberto Raimondi (a cura di), Tre cantieri romani. Costruire nell'esistente tra Storia e Innovazione (pp. 18-39). Roma : AR Edizioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/380981
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