Il volume raccoglie gli atti di un convegno, tenutosi a Roma il 1° dicembre 2006, che prende le mosse dall’escalation di richieste d’esercizio dell’azione penale e di risarcimento dei danni nei confronti dei medici, la quale, verificatasi in questi ultimi anni, non muove da un effettivo aumento degli errori dei sanitari. Il dato numerico mostra che 2 medici su 3 verranno giudicati innocenti o addirittura estranei ai fatti, dopo un iter giudiziario che induce ad attuare scelte di “medicina difensiva”, permeata non dal convincimento scientifico, ma solo da “cautela giudiziaria”. Così il danno che scaturisce dai numerosi processi inutili ricade sul medico ma, indirettamente, colpisce ancora una volta il cittadino e lo Stato. Le accuse prive di fondamento ed i rinvii a giudizio che potrebbero essere evitati muovono spesso da consulenze tecniche errate e superficiali o gratuitamente accusatorie. Scopo del Convegno è stato quello di esaminare “de iure condito” e “de iure condendo” se sussistano, e quali siano, le responsabilità per imperizia, imprudenza e negligenza del consulente medico della parte pubblica e della parte attrice: temi fino ad oggi poco approfonditi, che il volume in oggetto offre in comunicazioni agli operatori del diritto e sanitari.
Carbone, P.L. (a cura di). (2008). La responsabilità colposa del consulente medico nel processo penale e civile. ITA : IPSOA.
La responsabilità colposa del consulente medico nel processo penale e civile
CARBONE P. L.
2008-01-01
Abstract
Il volume raccoglie gli atti di un convegno, tenutosi a Roma il 1° dicembre 2006, che prende le mosse dall’escalation di richieste d’esercizio dell’azione penale e di risarcimento dei danni nei confronti dei medici, la quale, verificatasi in questi ultimi anni, non muove da un effettivo aumento degli errori dei sanitari. Il dato numerico mostra che 2 medici su 3 verranno giudicati innocenti o addirittura estranei ai fatti, dopo un iter giudiziario che induce ad attuare scelte di “medicina difensiva”, permeata non dal convincimento scientifico, ma solo da “cautela giudiziaria”. Così il danno che scaturisce dai numerosi processi inutili ricade sul medico ma, indirettamente, colpisce ancora una volta il cittadino e lo Stato. Le accuse prive di fondamento ed i rinvii a giudizio che potrebbero essere evitati muovono spesso da consulenze tecniche errate e superficiali o gratuitamente accusatorie. Scopo del Convegno è stato quello di esaminare “de iure condito” e “de iure condendo” se sussistano, e quali siano, le responsabilità per imperizia, imprudenza e negligenza del consulente medico della parte pubblica e della parte attrice: temi fino ad oggi poco approfonditi, che il volume in oggetto offre in comunicazioni agli operatori del diritto e sanitari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.