L'articolo ricostruisce la presenza e il significato degli scritti di Dante nel panorama culturale romano del Trecento e del primo Quattrocento attraverso un'analisi dei profili sociali e culturali dei lettori. Il filo rosso che lega i percorsi ricostruiti è costituito da due elementi: da una parte, il valore politico degli scritti di Dante, molto apprezzati dai romani che dal punto di vista politico – e identitario – guardavano all'impero come potere di riferimento; dall'altra parte, il costituirsi come modello di riferimento per la composizione scritta in volgare che sempre di più stava prendendo piede tra i gruppi non ecclesiastici della città.
Internullo, D. (2021). «Come disse il vostro Dante». Il gusto dantesco dei romani (secoli XIV-XV). In D.I. Maria Grazia Blasio (a cura di), Impronte di Dante nella cultura romana fra Tre e Cinquecento (pp. 15-37). Roma : Roma nel Rinascimento.
«Come disse il vostro Dante». Il gusto dantesco dei romani (secoli XIV-XV)
Dario Internullo
2021-01-01
Abstract
L'articolo ricostruisce la presenza e il significato degli scritti di Dante nel panorama culturale romano del Trecento e del primo Quattrocento attraverso un'analisi dei profili sociali e culturali dei lettori. Il filo rosso che lega i percorsi ricostruiti è costituito da due elementi: da una parte, il valore politico degli scritti di Dante, molto apprezzati dai romani che dal punto di vista politico – e identitario – guardavano all'impero come potere di riferimento; dall'altra parte, il costituirsi come modello di riferimento per la composizione scritta in volgare che sempre di più stava prendendo piede tra i gruppi non ecclesiastici della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.