Nel contributo s'indaga la narrazione come dispositivo pedagogico in contesti ancora poco esplorati come quelli delle Aree Nido delle carceri e delle Case Protette per dimostrare che le storie, attraverso una progettualità educativa mirata, non solo permettono ai bambini e alla bambine di evadere da una quotidianità complessa e routinaria, ma anche favoriscono occasioni di dialogo e di scambio, privilegiando l'osmosi tra dentro e fuori. Finalità è tutelare i diritti dei minori e sviluppare la resilienza necessaria per un'infanzia serena attraverso la costruzione di reti tra i diversi soggetti (istituzioni e associazioni del territorio).
Franchi, G., Zizioli, E. (2021). Pratiche di inclusione e di evasione attraverso il dispositivo narrativo. In Pescarmona I. (a cura di), Intercultura e Infanzia nei Servizi Educativi 0–6: prospettive in dialogo (pp. 127-138). Canterano (RM) : Aracne.
Pratiche di inclusione e di evasione attraverso il dispositivo narrativo
Zizioli E.
2021-01-01
Abstract
Nel contributo s'indaga la narrazione come dispositivo pedagogico in contesti ancora poco esplorati come quelli delle Aree Nido delle carceri e delle Case Protette per dimostrare che le storie, attraverso una progettualità educativa mirata, non solo permettono ai bambini e alla bambine di evadere da una quotidianità complessa e routinaria, ma anche favoriscono occasioni di dialogo e di scambio, privilegiando l'osmosi tra dentro e fuori. Finalità è tutelare i diritti dei minori e sviluppare la resilienza necessaria per un'infanzia serena attraverso la costruzione di reti tra i diversi soggetti (istituzioni e associazioni del territorio).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.