Il saggio esplora la condizione dei bambini della Capitale attraverso due esperienze didattiche singolari: quelle di Albino Bernardini (Siniscola, 18 ottobre 1917 – Bagni di Tivoli, 31 marzo 2015), conosciuto ai più come il maestro di Pietralata, e di Maria Luisa Bigiaretti, recentemente scomparsa (Roma, 30 ottobre 1925 - Roma 25 febbraio 2019). Entrambi si mossero nell’orizzonte culturale del Movimento di Cooperazione Educativa e con autentica passione, slancio utopico, ma anche solida preparazione, seppero cambiare le sorti di tanti bambini romani. Si tratta di due figure di maestri ancora poco indagate e che oggi possono essere “studiate” grazie ai materiali dei loro Archivi privati conservati presso il MuSEd. L'Autrice analizza gli anni più significativi del loro impegno nelle periferie, individuando nelle loro pratiche didattiche quegli elementi che contribuirono maggiormente a contrastare condizioni di marginalità e di esclusione disegnando un modello di scuola, tutt’altro che superato.
Zizioli, E. (2021). Infanzie nella periferia romana. La scuola come laboratorio sociale e creativo. In Borruso F. (a cura di), Memoria, infanzia, educazione. Modelli educativi e vita quotidiana tra Otto e Novecento (pp. 217-235). Roma : Roma TrE-Press [10.13134/979-12-5977-015-8].
Infanzie nella periferia romana. La scuola come laboratorio sociale e creativo
Zizioli E.
2021-01-01
Abstract
Il saggio esplora la condizione dei bambini della Capitale attraverso due esperienze didattiche singolari: quelle di Albino Bernardini (Siniscola, 18 ottobre 1917 – Bagni di Tivoli, 31 marzo 2015), conosciuto ai più come il maestro di Pietralata, e di Maria Luisa Bigiaretti, recentemente scomparsa (Roma, 30 ottobre 1925 - Roma 25 febbraio 2019). Entrambi si mossero nell’orizzonte culturale del Movimento di Cooperazione Educativa e con autentica passione, slancio utopico, ma anche solida preparazione, seppero cambiare le sorti di tanti bambini romani. Si tratta di due figure di maestri ancora poco indagate e che oggi possono essere “studiate” grazie ai materiali dei loro Archivi privati conservati presso il MuSEd. L'Autrice analizza gli anni più significativi del loro impegno nelle periferie, individuando nelle loro pratiche didattiche quegli elementi che contribuirono maggiormente a contrastare condizioni di marginalità e di esclusione disegnando un modello di scuola, tutt’altro che superato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.