Il cibo non è soltanto indispensabile per assicurare le funzioni vitali di ogni individuo, ma le singole scelte alimentari possono essere uno strumento di attuazione di diritti fondamentali delle persone. Quando scegliamo una particolare dieta o rifiutiamo uno specifico alimento, ritenendolo incompatibile con le nostre convinzioni religiose, etiche o salutistiche, non compiamo solamente un atto di acquisto o di rifiuto, ma con la scelta effettuata contribuiamo a definire la nostra stessa personalità. Il bilanciamento delle pretese in gioco non è però sempre facilmente ponderabile, se pensiamo alle difficoltà di armonizzazione tra la libertà religiosa che invoca la liceità della macellazione rituale ed il benessere animale, ovvero, se consideriamo il dilemma tra una dieta vegetariana e la scelta di consumare carne da parte di un onnivoro. Se le posizioni divergenti sono tutte parimenti legittime, trovare una risposta in base al rango più elevato della pretesa diventa impossibile ed è preferibile riconoscere un arretramento, anche solamente in via transitoria, di una posizione giuridicamente valida, in vista della realizzazione di un’altra posizione egualmente accettabile, ma portatrice di effetti collaterali negativi minori.
Spoto, G. (2021). CIBO, PERSONA E DIRITTI. Torino : Giappichelli.
CIBO, PERSONA E DIRITTI
Spoto Giuseppe
2021-01-01
Abstract
Il cibo non è soltanto indispensabile per assicurare le funzioni vitali di ogni individuo, ma le singole scelte alimentari possono essere uno strumento di attuazione di diritti fondamentali delle persone. Quando scegliamo una particolare dieta o rifiutiamo uno specifico alimento, ritenendolo incompatibile con le nostre convinzioni religiose, etiche o salutistiche, non compiamo solamente un atto di acquisto o di rifiuto, ma con la scelta effettuata contribuiamo a definire la nostra stessa personalità. Il bilanciamento delle pretese in gioco non è però sempre facilmente ponderabile, se pensiamo alle difficoltà di armonizzazione tra la libertà religiosa che invoca la liceità della macellazione rituale ed il benessere animale, ovvero, se consideriamo il dilemma tra una dieta vegetariana e la scelta di consumare carne da parte di un onnivoro. Se le posizioni divergenti sono tutte parimenti legittime, trovare una risposta in base al rango più elevato della pretesa diventa impossibile ed è preferibile riconoscere un arretramento, anche solamente in via transitoria, di una posizione giuridicamente valida, in vista della realizzazione di un’altra posizione egualmente accettabile, ma portatrice di effetti collaterali negativi minori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.