Passa in rassegna la ricezione di Dante in epoca romantica in Italia, a partire dai precursori di quella corrente culturale e dalle premesse già presenti nel Settecento fino al terzo quarto dell’Ottocento. Si evidenzieranno le costanti ricorrenti nella creazione del mito di Dante e della sua interpretazione sotto il profilo politico quale “apostolo della nazione” (Mazzini) e ispiratore del Risorgimento, ma anche l’influenza che la Commedia esercitò in ambito strettamente letterario. Dopo aver ricordato il ruolo che Dante iniziò ad assumere già presso autori quali Giuseppe Parini e Vincenzo Monti, che lo celebrarono come esempio di virtù civile oltre che poetica, e presso Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo, che ne apprezzarono la grandezza umana e poetica e la forza del pensiero , si considereranno in particolare le figure di Silvio Pellico, allievo di Foscolo e autore della Francesca da Rimini, di Giacomo Leopardi, Niccolò Tommaseo e Francesco De Sanctis, che costituisce il momento culminante di questa ricezione.
Marcozzi, L. (2023). Dante tra i romantici. In a cura di Gyöngyi Komlóssy e Norbert Mátyus (a cura di), Dante degli Ungheresi (pp. 199-213). Roma : Viella.
Dante tra i romantici
MARCOZZI, LUCA
2023-01-01
Abstract
Passa in rassegna la ricezione di Dante in epoca romantica in Italia, a partire dai precursori di quella corrente culturale e dalle premesse già presenti nel Settecento fino al terzo quarto dell’Ottocento. Si evidenzieranno le costanti ricorrenti nella creazione del mito di Dante e della sua interpretazione sotto il profilo politico quale “apostolo della nazione” (Mazzini) e ispiratore del Risorgimento, ma anche l’influenza che la Commedia esercitò in ambito strettamente letterario. Dopo aver ricordato il ruolo che Dante iniziò ad assumere già presso autori quali Giuseppe Parini e Vincenzo Monti, che lo celebrarono come esempio di virtù civile oltre che poetica, e presso Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo, che ne apprezzarono la grandezza umana e poetica e la forza del pensiero , si considereranno in particolare le figure di Silvio Pellico, allievo di Foscolo e autore della Francesca da Rimini, di Giacomo Leopardi, Niccolò Tommaseo e Francesco De Sanctis, che costituisce il momento culminante di questa ricezione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.