Attraverso un approccio narratologico di stampo cognitivo, il saggio propone uno studio del fenomeno divistico di Cary Grant. Combinando gli studi di David Herman sull’embodied e embedded narrative e quelli di Yves Citton sul potere euristico del mito, si inquadra la mitopoiesi contemporanea come strumento cognitivo atto a sviluppare forme di intelligenza incarnata e distribuita. Si affronta quindi la parabola divistica di Cary Grant attraverso l’analisi del mondo filmico di Caccia al Ladro (Alfred Hitchcock, 1954) e quello letterario di 54 (Wu Ming, 2002) evidenziandone la peculiare propensione alla transmedialità e alla distribuzione cognitiva.
Gatti, G. (2019). Caccia al divo: un approccio transindividuale al mito di Cary Grant. In Veronica Pravadelli (a cura di), Forme del mito e cinema americano (pp. 33-48). Roma : Roma TrE-Press (Università degli studi di Roma Tre) [10.13134/978-88-32136-31-9].
Caccia al divo: un approccio transindividuale al mito di Cary Grant
GATTI G
2019-01-01
Abstract
Attraverso un approccio narratologico di stampo cognitivo, il saggio propone uno studio del fenomeno divistico di Cary Grant. Combinando gli studi di David Herman sull’embodied e embedded narrative e quelli di Yves Citton sul potere euristico del mito, si inquadra la mitopoiesi contemporanea come strumento cognitivo atto a sviluppare forme di intelligenza incarnata e distribuita. Si affronta quindi la parabola divistica di Cary Grant attraverso l’analisi del mondo filmico di Caccia al Ladro (Alfred Hitchcock, 1954) e quello letterario di 54 (Wu Ming, 2002) evidenziandone la peculiare propensione alla transmedialità e alla distribuzione cognitiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.