Infrazioni del canone epistolare. Le 'soglie' di Zoo ili Pis’ma ne o ljubvi di Viktor Šklovskij

In his novel Zoo or Letters Not About Love (1923), Shklovskii re-functionalizes the love letter code by breaking down its stylistic features through the devices of irony and parody (e.g. hyperbole, role reversal, distortions and inconsistencies). The overturning and the violation of both the semantic and formal clichés of canonical love correspondence are revealed, in particular, in the interaction between the letters and their usual peritextual ‘thresholds’: the space-time network, the header and the signature. However, this interaction is made most clearly visible by other peritextual elements – the polyphonic ‘prologues’ inserted into the introduction of each letter, here called ‘synopses’ or ‘paraletters’ – thus making the text a brilliant example of a formalist ‘experiment’ that seeks to renew the literary genre.

Nel suo romanzo Zoo o Lettere non d'amore (1923), Šklovskij rifunzionalizza il codice della lettera d'amore scardinandone le caratteristiche stilistiche attraverso i dispositivi dell'ironia e della parodia (ad esempio, iperbole, inversione di ruoli, distorsioni e incongruenze). Il ribaltamento e la violazione dei cliché semantici e formali della corrispondenza d'amore canonica si rivelano, in particolare, nell'interazione tra le lettere e le loro “soglie” peritestuali consuete: la rete spazio-temporale, l'intestazione e la firma. Questa interazione è tuttavia resa più chiaramente visibile grazie ad altri elementi peritestuali - i “prologhi” polifonici inseriti nell'introduzione di ogni lettera, qui chiamati “sinossi” o “paralettere” - rendendo così il romanzo un brillante esempio di “esperimento” formalista che mira a rinnovare il genere letterario.