Leggere, oggi, un paesaggio, vuol dire interrogarne il palinsesto, confrontarsi con il patrimonio ereditato, con ciò che delle lunghe trasformazioni, permane nel tempo. Il contesto geografico e storico è quello dell’Etruria meridionale. Qui, tra la costa tirrenica e l’entroterra dei bacini lacustri, il tracciato della Via Clodia si scopre struttura invariante, asse che organizza le trasformazioni millenarie del paesaggio. L’impegno di queste pagine, nell’ambito della ricerca, è offrire uno spaccato dei diversi modi di abitare il territorio, cercando di ricucire relazioni, a volte solo intuibili, all’interno di paesaggi congruenti per storia e per struttura. Una descrizione condotta attraverso tratti peculiari, costruita dentro la cultura materiale dei luoghi identificando quattro ambiti di paesaggio: - Il paesaggio protostorico (Età del Bronzo e del Ferro): sistemi di crinale, occupazione capillare del territorio e “rivoluzione agricola”. - Il paesaggio etrusco (VIII-III sec.a.C.): sistemi “antipeninsulari” e nascita della cultura urbana. - Il paesaggio romano (III sec. a.C-V sec. d.C.): sistemi peninsulari” e insediamenti a carattere rurale. - Il paesaggio medioevale (V-XV sec. d.C.): la rete stradale a servizio del Patrimonio di Pietro.
Carlini, A. (2014). Leggere il paesaggio: sistemi di percorrenza e modi di abitare il territorio nell'Etruria Meridionale. In Archeologia e Progetto. Paesaggi antichi lungo la via Clodia. (pp. 18-22). Roma : Gangemi.
Leggere il paesaggio: sistemi di percorrenza e modi di abitare il territorio nell'Etruria Meridionale
alessandra carlini
2014-01-01
Abstract
Leggere, oggi, un paesaggio, vuol dire interrogarne il palinsesto, confrontarsi con il patrimonio ereditato, con ciò che delle lunghe trasformazioni, permane nel tempo. Il contesto geografico e storico è quello dell’Etruria meridionale. Qui, tra la costa tirrenica e l’entroterra dei bacini lacustri, il tracciato della Via Clodia si scopre struttura invariante, asse che organizza le trasformazioni millenarie del paesaggio. L’impegno di queste pagine, nell’ambito della ricerca, è offrire uno spaccato dei diversi modi di abitare il territorio, cercando di ricucire relazioni, a volte solo intuibili, all’interno di paesaggi congruenti per storia e per struttura. Una descrizione condotta attraverso tratti peculiari, costruita dentro la cultura materiale dei luoghi identificando quattro ambiti di paesaggio: - Il paesaggio protostorico (Età del Bronzo e del Ferro): sistemi di crinale, occupazione capillare del territorio e “rivoluzione agricola”. - Il paesaggio etrusco (VIII-III sec.a.C.): sistemi “antipeninsulari” e nascita della cultura urbana. - Il paesaggio romano (III sec. a.C-V sec. d.C.): sistemi peninsulari” e insediamenti a carattere rurale. - Il paesaggio medioevale (V-XV sec. d.C.): la rete stradale a servizio del Patrimonio di Pietro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.