In questo articolo presento i dati di una ricerca condotta nel 2013 e 15 tra lavoratrici domestiche e sindacaliste del Sindacato dei lavoratori domestici di Rio de Janeiro sul tema degli abusi sessuali. Come dimostrato dagli studi, in Brasile il lavoro domestico è un’attività svolta in forma predominante da donne povere nere poco istruite. La sua diffusa presenza nelle case delle famiglie di classe media e medio-alta, storicamente bianche, è un importante indicatore di classe (medio-alta) e di colore (bianco), spesso rappresentata nei dibattiti pubblici e nei discorsi di persone di classe media come un vestigio del passato schiavista. Al lavoro domestico è stata spesso associata, in modo più o meno esplicito, la richiesta di un servizio sessuale da parte dei membri uomini della famiglia datrice di lavoro. Il legame tra lavoro domestico remunerato e servizio sessuale riporta alla condizione delle schiave di origine africana che si occupavano del lavoro domestico e di cura in cui era inclusa la disponibilità sessuale e riproduttiva. Questo legame è stato affrontato nelle interviste fatte alle sindacaliste (tutte nere) e alle lavoratrici domestiche, e sarà esaminato in relazione alla percezione del problema degli abusi sessuali presso le lavoratrici domestiche e le sindacaliste. In particolare verranno approfonditi gli strumenti legali per far fronte a questi abusi e le strategie usate dalle lavoratrici per difendersi da essi. Infine ci si soffermerà sulle categorizzazioni razziali impiegate, o non impiegate, dalle persone intervistate, e sul ruolo del razzismo come elemento che struttura il lavoro domestico remunerato e la sua associazione alla richiesta di servizi sessuali.
RIBEIRO COROSSACZ, V. (2016). Molestie sessuali nel lavoro domestico e passato schiavista. Un’indagine tra lavoratrici e sindacaliste in Brasile. In Viti Fabio (a cura di), Variazioni africane. Saggi di antropologia e storia. (pp. 149-175). ITA : Edizioni Il Fiorino.
Molestie sessuali nel lavoro domestico e passato schiavista. Un’indagine tra lavoratrici e sindacaliste in Brasile
RIBEIRO COROSSACZ, VALERIA
2016-01-01
Abstract
In questo articolo presento i dati di una ricerca condotta nel 2013 e 15 tra lavoratrici domestiche e sindacaliste del Sindacato dei lavoratori domestici di Rio de Janeiro sul tema degli abusi sessuali. Come dimostrato dagli studi, in Brasile il lavoro domestico è un’attività svolta in forma predominante da donne povere nere poco istruite. La sua diffusa presenza nelle case delle famiglie di classe media e medio-alta, storicamente bianche, è un importante indicatore di classe (medio-alta) e di colore (bianco), spesso rappresentata nei dibattiti pubblici e nei discorsi di persone di classe media come un vestigio del passato schiavista. Al lavoro domestico è stata spesso associata, in modo più o meno esplicito, la richiesta di un servizio sessuale da parte dei membri uomini della famiglia datrice di lavoro. Il legame tra lavoro domestico remunerato e servizio sessuale riporta alla condizione delle schiave di origine africana che si occupavano del lavoro domestico e di cura in cui era inclusa la disponibilità sessuale e riproduttiva. Questo legame è stato affrontato nelle interviste fatte alle sindacaliste (tutte nere) e alle lavoratrici domestiche, e sarà esaminato in relazione alla percezione del problema degli abusi sessuali presso le lavoratrici domestiche e le sindacaliste. In particolare verranno approfonditi gli strumenti legali per far fronte a questi abusi e le strategie usate dalle lavoratrici per difendersi da essi. Infine ci si soffermerà sulle categorizzazioni razziali impiegate, o non impiegate, dalle persone intervistate, e sul ruolo del razzismo come elemento che struttura il lavoro domestico remunerato e la sua associazione alla richiesta di servizi sessuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.