The contribution examines the legally relevant notion of corporate welfare which, made structural by the 2016 Budget Law, allows not only to reduce the tax wedge and encourage second-level bargaining, but also to improve work-life conciliation and implement goals of social type. The author examines, with a critical perspective, the "basket" of welfare goods and services provided for by law no. 208/2015 and progressively expanded in the 2017, 2018, 2019 budget laws, also making use of the interpretative interventions proposed by the Financial Administration. The cultural evolution underlying the corporate welfare paradigm conceived as a fundamental tool to encourage dialogue between entrepreneurs and workers, increase productivity and increase the sense of belonging to the corporate community is valorised. The basic idea is that corporate welfare embodies a new sensitivity that is no longer limited to the labor law logic of the work-remuneration exchange alone, but involves further aspects related to organizational well-being, participation in corporate decision-making processes and, more generally, the improvement of the quality of working and non-working life.

Il contributo esamina la nozione giuridicamente rilevante di welfare aziendale che, reso strutturale dalla Legge di Bilancio 2016, consente non solo di ridurre il cuneo fiscale e di incentivare la contrattazione di secondo livello, ma anche di migliorare la conciliazione vita-lavoro e attuare finalità socialmente rilevanti. L’autrice esamina, con prospettiva critica, il “paniere” dei beni e servizi di welfare previsti dalla legge n. 208/2015 e progressivamente ampliato nelle leggi di bilancio 2017, 2018, 2019, anche avvalendosi degli interventi interpretativi proposti dall’Amministrazione Finanziaria. Viene valorizzata l’evoluzione culturale sottesa al paradigma del welfare aziendale concepito come strumento fondamentale per favorire il dialogo tra imprenditori e lavoratori, far crescere la produttività e accrescere il senso di appartenenza alla comunità aziendale. L’idea di fondo è che il welfare aziendale incarni una nuova sensibilità giuslavoristica che non si esaurisce più nella sola logica dello scambio lavoro-retribuzione, ma coinvolge aspetti ulteriori correlati al benessere organizzativo, alla partecipazione ai processi decisionali aziendali e, più in generale, al miglioramento della qualità della vita lavorativa e non.

Lamberti, F. (2019). Finalità e nozione del welfare aziendale. In S.C. I. Alvino (a cura di), Il welfare aziendale. Una prospettiva giuridica (pp. 87-118). Bologna : Il Mulino.

Finalità e nozione del welfare aziendale

Fabiola Lamberti
2019-01-01

Abstract

The contribution examines the legally relevant notion of corporate welfare which, made structural by the 2016 Budget Law, allows not only to reduce the tax wedge and encourage second-level bargaining, but also to improve work-life conciliation and implement goals of social type. The author examines, with a critical perspective, the "basket" of welfare goods and services provided for by law no. 208/2015 and progressively expanded in the 2017, 2018, 2019 budget laws, also making use of the interpretative interventions proposed by the Financial Administration. The cultural evolution underlying the corporate welfare paradigm conceived as a fundamental tool to encourage dialogue between entrepreneurs and workers, increase productivity and increase the sense of belonging to the corporate community is valorised. The basic idea is that corporate welfare embodies a new sensitivity that is no longer limited to the labor law logic of the work-remuneration exchange alone, but involves further aspects related to organizational well-being, participation in corporate decision-making processes and, more generally, the improvement of the quality of working and non-working life.
2019
9788815273604
Il contributo esamina la nozione giuridicamente rilevante di welfare aziendale che, reso strutturale dalla Legge di Bilancio 2016, consente non solo di ridurre il cuneo fiscale e di incentivare la contrattazione di secondo livello, ma anche di migliorare la conciliazione vita-lavoro e attuare finalità socialmente rilevanti. L’autrice esamina, con prospettiva critica, il “paniere” dei beni e servizi di welfare previsti dalla legge n. 208/2015 e progressivamente ampliato nelle leggi di bilancio 2017, 2018, 2019, anche avvalendosi degli interventi interpretativi proposti dall’Amministrazione Finanziaria. Viene valorizzata l’evoluzione culturale sottesa al paradigma del welfare aziendale concepito come strumento fondamentale per favorire il dialogo tra imprenditori e lavoratori, far crescere la produttività e accrescere il senso di appartenenza alla comunità aziendale. L’idea di fondo è che il welfare aziendale incarni una nuova sensibilità giuslavoristica che non si esaurisce più nella sola logica dello scambio lavoro-retribuzione, ma coinvolge aspetti ulteriori correlati al benessere organizzativo, alla partecipazione ai processi decisionali aziendali e, più in generale, al miglioramento della qualità della vita lavorativa e non.
Lamberti, F. (2019). Finalità e nozione del welfare aziendale. In S.C. I. Alvino (a cura di), Il welfare aziendale. Una prospettiva giuridica (pp. 87-118). Bologna : Il Mulino.
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