Se la messa in scena incarna sempre un "sentimento del mondo", allora l'analisi filmica può far emergere forme di relazione tra soggetti e ambienti che incarnano tipi di regimi scopici oltre che stili e invenzioni formali. L'analisi di un frammento di "Un sogno lungo un giorno" (1982) di Coppola può essere l'occasione per dare conto di come il cineasta abbia tematizzato nel film nuove forme di relazioni tra soggetti, ambienti e dispositivi della visione. La dialettica tra materialità e smaterializzazione su cui la messa in scena si fonda, inoltre, consente di annoverare il film tra quelli che, sul finire del Novecento, hanno teorizzato attraverso la forma filmica il passaggio al nuovo regime scopico che l'evoluzione tecnologica iniziava a far presagire, e che avrebbe preso corpo in maniera sempre più evidente nel decennio successivo. Con riferimento al dibattito culturale dell'epoca, in particolare, è possibile annoverare il film tra i prodotto culturali assimilabili alla sensibilità "neobarocca" individuata da molti.
Carocci, E. (2022). L'immaginario, l'artificio e l'eccesso. "Un sogno lungo un giorno" di Francis Ford Coppola. In C.U. Stefania Parigi (a cura di), Forme della regia. Scritti in onore di Vito Zagarrio (pp. 49-52). Roma : Bulzoni.
L'immaginario, l'artificio e l'eccesso. "Un sogno lungo un giorno" di Francis Ford Coppola
Carocci Enrico
2022-01-01
Abstract
Se la messa in scena incarna sempre un "sentimento del mondo", allora l'analisi filmica può far emergere forme di relazione tra soggetti e ambienti che incarnano tipi di regimi scopici oltre che stili e invenzioni formali. L'analisi di un frammento di "Un sogno lungo un giorno" (1982) di Coppola può essere l'occasione per dare conto di come il cineasta abbia tematizzato nel film nuove forme di relazioni tra soggetti, ambienti e dispositivi della visione. La dialettica tra materialità e smaterializzazione su cui la messa in scena si fonda, inoltre, consente di annoverare il film tra quelli che, sul finire del Novecento, hanno teorizzato attraverso la forma filmica il passaggio al nuovo regime scopico che l'evoluzione tecnologica iniziava a far presagire, e che avrebbe preso corpo in maniera sempre più evidente nel decennio successivo. Con riferimento al dibattito culturale dell'epoca, in particolare, è possibile annoverare il film tra i prodotto culturali assimilabili alla sensibilità "neobarocca" individuata da molti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.