l saggio presenta l'evoluzione del concetto di autorità politica nel passaggio dal Convivio alla Monarchia. L'accostamento tra autorità filosofico-morale e autorità giuridico-politica, già auspicato nel quarto trattato dell'opera volgare è ulteriormente approfondito nel primo libro dell'opera latina. Competenza filosofica e capacità politica sono entrambe parte del corredo costitutivo dell'autorità universale. Attraverso un articolato procedimento sillogistico, Dante dimostra come la massimizzazione del potere e la perfezione del volere siano coessenziali per costruire un governante universale indefettibile. Accertata questa simbiosi, può declinare il rapporto tra l'autorità universale e le particolari, strumenti di mediazione operativa affinché il perfetto Filosofo/Imperatore possa attuare la correzione morale del genere umano; ma, soprattutto, il Poeta può chiarire il rapporto del Monarca verso l'autorità spirituale, che è stata voluta dalla Provvidenza per cooperare con l'istituto imperiale, potenziandolo nella sua capacità di giudice terreno universale.
Silvestrini, F. (2022). Dal Convivio alla Monarchia: l’autorità politica universale. In L.M. Francesco Maiolo (a cura di), Dante e la politica: dal passato al presente (pp. 59-76). Roma : Roma Tre Press [10.13134/979-12-5977-135-3/8].
Dal Convivio alla Monarchia: l’autorità politica universale
Flavio Silvestrini
2022-01-01
Abstract
l saggio presenta l'evoluzione del concetto di autorità politica nel passaggio dal Convivio alla Monarchia. L'accostamento tra autorità filosofico-morale e autorità giuridico-politica, già auspicato nel quarto trattato dell'opera volgare è ulteriormente approfondito nel primo libro dell'opera latina. Competenza filosofica e capacità politica sono entrambe parte del corredo costitutivo dell'autorità universale. Attraverso un articolato procedimento sillogistico, Dante dimostra come la massimizzazione del potere e la perfezione del volere siano coessenziali per costruire un governante universale indefettibile. Accertata questa simbiosi, può declinare il rapporto tra l'autorità universale e le particolari, strumenti di mediazione operativa affinché il perfetto Filosofo/Imperatore possa attuare la correzione morale del genere umano; ma, soprattutto, il Poeta può chiarire il rapporto del Monarca verso l'autorità spirituale, che è stata voluta dalla Provvidenza per cooperare con l'istituto imperiale, potenziandolo nella sua capacità di giudice terreno universale.File | Dimensione | Formato | |
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