L’Antico Testamento e i suoi personaggi popolano le pareti di S. Maria Antiqua creando un dialogo ipertestuale con figure e storie del Nuovo Testamento dipinte nella stessa chiesa. In parte mulierum, al tempo di Giovanni VII (705-707), le scene veterotestamentarie scendono dalle pareti superiori della navata creando una straordinaria e inedita fusione tra arredo liturgico e spazio pittorico. Sul lato occidentale del basso coro si propone la ricostruzione di un ciclo inedito interamente dedicato a Giuditta, eroina dell’omonimo libro deuterocanonico. Nella navata sinistra, in parte virorum, intorno alla metà dell’VIII secolo, viene dipinto un ciclo con storie della Genesi unito a raffigurazioni dalla forte valenza politica e dogmatica. Di questa decorazione si presenta: una nuova lettura delle scene, alcune ispirate probabilmente dal ciclo veterotestamentario dell’antica S. Pietro, un’ipotesi restitutiva della sua estensione originaria e la proposta di datarla agli anni del pontificato di Stefano II (752-757).
Bordi, G. (2022). In parte virorum e in parte mulierum: Personaggi e scene dell’Antico Testamento in Santa Maria Antiqua a Roma. In Fabio Scirea (a cura di), L’esegesi in figura : Cicli dell’Antico Testamento nella pittura murale medievale. Nouvelle édition [en ligne] (pp. 127-158). Roma : école française de Rome [10.4000/books.efr.50280].
In parte virorum e in parte mulierum: Personaggi e scene dell’Antico Testamento in Santa Maria Antiqua a Roma
Bordi, Giulia
2022-01-01
Abstract
L’Antico Testamento e i suoi personaggi popolano le pareti di S. Maria Antiqua creando un dialogo ipertestuale con figure e storie del Nuovo Testamento dipinte nella stessa chiesa. In parte mulierum, al tempo di Giovanni VII (705-707), le scene veterotestamentarie scendono dalle pareti superiori della navata creando una straordinaria e inedita fusione tra arredo liturgico e spazio pittorico. Sul lato occidentale del basso coro si propone la ricostruzione di un ciclo inedito interamente dedicato a Giuditta, eroina dell’omonimo libro deuterocanonico. Nella navata sinistra, in parte virorum, intorno alla metà dell’VIII secolo, viene dipinto un ciclo con storie della Genesi unito a raffigurazioni dalla forte valenza politica e dogmatica. Di questa decorazione si presenta: una nuova lettura delle scene, alcune ispirate probabilmente dal ciclo veterotestamentario dell’antica S. Pietro, un’ipotesi restitutiva della sua estensione originaria e la proposta di datarla agli anni del pontificato di Stefano II (752-757).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.