Nel continuo attraversamento di eventi che hanno avuto luogo nei grandi centri dell’arte e in situazioni decentrate e periferiche italiane si può scrivere la storia della performance art nel nostro paese. Una storia che incorpora “il senso del geografico”, per riprendere una pregnante riflessione della filosofa femminista Bell Hooks , come possibilità di interrogazione e sollecitazione teorica attraverso la quale posizionare il nostro sguardo rispetto all’analisi di pratiche che, agendo con e sul corpo, hanno polverizzato le narrazioni dominanti per esplorare nuovi spazi di autoaffermazione e di resistenza, come punto di contatto tra soggettività e mondo.
Conte, L. (2023). La Performance in Italia e il "senso del geografico". In Lara Conte e Francesca Gallo (a cura di), Territori della Performance. Percorsi e pratiche in Italia (1967-1982) (pp. 22-38). Macerata : Quodlibet.
La Performance in Italia e il "senso del geografico"
Lara Conte
2023-01-01
Abstract
Nel continuo attraversamento di eventi che hanno avuto luogo nei grandi centri dell’arte e in situazioni decentrate e periferiche italiane si può scrivere la storia della performance art nel nostro paese. Una storia che incorpora “il senso del geografico”, per riprendere una pregnante riflessione della filosofa femminista Bell Hooks , come possibilità di interrogazione e sollecitazione teorica attraverso la quale posizionare il nostro sguardo rispetto all’analisi di pratiche che, agendo con e sul corpo, hanno polverizzato le narrazioni dominanti per esplorare nuovi spazi di autoaffermazione e di resistenza, come punto di contatto tra soggettività e mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.