IL SISTEMA DI UNA RETE PER UN ORTO BOTANICO DIFFUSO NEL CONTESTO DEGLI SPAZI APERTI DELL’UNIVERSITÀ ROMA TRE A cura (Giulia Caneva, Maria Grazia Cianci, Michele Furnari) & Note sul I lotto di intervento sull’area delle Torri (pag. 14-18) Con la collaborazione di: Sveva Corrado per la sezione Geogarden Il presente studio raccoglie il lavoro svolto dal gruppo interdisciplinare formato tra il Dipartimento di Scienze e il Dipartimento di Architettura con l’obiettivo di attualizzare l’ipotesi del previsto insediamento di un Orto Botanico d’Ateneo nella zona del Valco S. Paolo, affrontando un progetto di sistema degli spazi aperti che da quest’area si potrà estendere ai diversi insediamenti universitari. L’area di Valco S. Paolo, interessata anche da iniziative di trasformazione promosse da altri attori tra cui lo stesso Comune di Roma, ospita il polo scientifico dell’Ateneo, e in tutte le sedi universitarie mature in cui insistono Facoltà scientifiche di indirizzo biologico-naturalistico si sono create le condizioni per l’istituzione di specifici Orti Botanici, di supporto sia alla ricerca scientifica, che alle problematiche di educazione ambientale. L’area oggetto dell’intervento è fortemente caratterizzata dalla presenza del Tevere che delimita con una larga ansa la zona in questione. Qui il fiume non scorre più tra i “muraglioni” e, benché sempre regimentato, riacquista la dimensione paesaggistica, lasciando a spazio ad un’area golenale più estesa con una caratteristica vegetazione ripariale. Il valore territoriale e ambientale di questa situazione trova riscontro nell’intenzione di valorizzare il Fiume come asse fondamentale dell’intero settore urbano tramite l’istituzione del Parco Tevere Sud. La realizzazione di un sistema verde nell’ansa del Tevere si presta per diventare un elemento di unione tra il sistema ambientale del fiume con le sue aree golenali da una parte ed il settore urbano Marconi-Ostiense dall’altro. Questo ruolo di soglia o di unione non dovrà fermarsi agli aspetti territoriali ma potrà trovare riscontro anche sul piano culturale programmatico, fornendo un’occasione d’incontro e di comunicazione tra la cittadinanza e l’Ateneo stesso, che dell’integrazione nel territorio ha fatto da sempre uno dei punti di forza della propria politica di insediamento nella città. Sul piano tematico e scientifico appare opportuno assegnare al nascente sistema del verde una chiara specializzazione dei contenuti, in parte orientati dalla vicinanza del Tevere e la sua importanza ecologica. Oltre alla valenza didattica e scientifica legata alla ricerca e all’insegnamento universitario, gli Orti Botanici assolvono oggi anche una funzione sociale di educazione ambientale e di conservazione della natura, permettendo il mantenimento di quella variabilità genetica, che caratterizza il patrimonio vegetale del nostro pianeta, che è sempre più minacciata dalla crescente urbanizzazione e crescita demografica.
Caneva, G., Cianci, M.G., Furnari, M. (2021). “Il sistema degli spazi aperti e l’Orto botanico diffuso dell’Università degli Studi Roma Tre”.
“Il sistema degli spazi aperti e l’Orto botanico diffuso dell’Università degli Studi Roma Tre”
Giulia Caneva;Maria Grazia Cianci;Michele Furnari
2021-01-01
Abstract
IL SISTEMA DI UNA RETE PER UN ORTO BOTANICO DIFFUSO NEL CONTESTO DEGLI SPAZI APERTI DELL’UNIVERSITÀ ROMA TRE A cura (Giulia Caneva, Maria Grazia Cianci, Michele Furnari) & Note sul I lotto di intervento sull’area delle Torri (pag. 14-18) Con la collaborazione di: Sveva Corrado per la sezione Geogarden Il presente studio raccoglie il lavoro svolto dal gruppo interdisciplinare formato tra il Dipartimento di Scienze e il Dipartimento di Architettura con l’obiettivo di attualizzare l’ipotesi del previsto insediamento di un Orto Botanico d’Ateneo nella zona del Valco S. Paolo, affrontando un progetto di sistema degli spazi aperti che da quest’area si potrà estendere ai diversi insediamenti universitari. L’area di Valco S. Paolo, interessata anche da iniziative di trasformazione promosse da altri attori tra cui lo stesso Comune di Roma, ospita il polo scientifico dell’Ateneo, e in tutte le sedi universitarie mature in cui insistono Facoltà scientifiche di indirizzo biologico-naturalistico si sono create le condizioni per l’istituzione di specifici Orti Botanici, di supporto sia alla ricerca scientifica, che alle problematiche di educazione ambientale. L’area oggetto dell’intervento è fortemente caratterizzata dalla presenza del Tevere che delimita con una larga ansa la zona in questione. Qui il fiume non scorre più tra i “muraglioni” e, benché sempre regimentato, riacquista la dimensione paesaggistica, lasciando a spazio ad un’area golenale più estesa con una caratteristica vegetazione ripariale. Il valore territoriale e ambientale di questa situazione trova riscontro nell’intenzione di valorizzare il Fiume come asse fondamentale dell’intero settore urbano tramite l’istituzione del Parco Tevere Sud. La realizzazione di un sistema verde nell’ansa del Tevere si presta per diventare un elemento di unione tra il sistema ambientale del fiume con le sue aree golenali da una parte ed il settore urbano Marconi-Ostiense dall’altro. Questo ruolo di soglia o di unione non dovrà fermarsi agli aspetti territoriali ma potrà trovare riscontro anche sul piano culturale programmatico, fornendo un’occasione d’incontro e di comunicazione tra la cittadinanza e l’Ateneo stesso, che dell’integrazione nel territorio ha fatto da sempre uno dei punti di forza della propria politica di insediamento nella città. Sul piano tematico e scientifico appare opportuno assegnare al nascente sistema del verde una chiara specializzazione dei contenuti, in parte orientati dalla vicinanza del Tevere e la sua importanza ecologica. Oltre alla valenza didattica e scientifica legata alla ricerca e all’insegnamento universitario, gli Orti Botanici assolvono oggi anche una funzione sociale di educazione ambientale e di conservazione della natura, permettendo il mantenimento di quella variabilità genetica, che caratterizza il patrimonio vegetale del nostro pianeta, che è sempre più minacciata dalla crescente urbanizzazione e crescita demografica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.