Parafrasando la celebre frase di Pietro Nenni, trasportata in un contesto di studi di cartografia e storia della cartografia, una sintesi estrema dell’idea di fondo su cui poggia la sessione Cartografi in movimento: biografie, scuole, reti può essere proprio questa: le idee camminano con le gambe dei cartografi, degli uomini. Sono le persone che pensano e desiderano, che avvertono bisogni e vi cercano soluzioni, che testano le proprie idee, le teorizzano e le diffondono spostandosi, scrivendone, trasmettendole, applicandole. La proposta condensa un programma di ricerca e di riflessione sui molti valori e significati della cartografia, come pure sulla eterogeneità delle figure che partecipano al processo di realizzazione di una carta, o di una iconografia a contenuto geografico, di una descrizione grafica del territorio, a varia scala, una vicenda umana che si dipana parallelamente alla storia della cartografia stessa. Vogliamo qui ripercorrere, brevemente, alcuni passaggi nel lungo periodo e sottolineare operazioni conoscitive e progetti recenti che ne raccolgono i frutti, sia dal punto di vista dei materiali di ricerca che della elaborazione epistemologica. Al centro poniamo i protagonisti: espressioni concrete di culture, materiali e immateriali, attori del processo di rappresentazione del territorio e dei fatti umani, portatori di esperienze uniche e condivise. Tecnici che sono stati nodi di reti intese a vario titolo, scala e livello, esempi di una multiforme storia della cultura, delle idee e delle tecniche, delle strutture che hanno governato il rapporto fra le società e il territorio da loro abitato, gestito, modificato. Il loro porsi al servizio di realtà diverse a livello regionale o internazionale ha reso possibile la circolazione di idee e prodotti anche su grandi distanze e, dunque, di nuovo, la realizzazione di reti.
D'Ascenzo, A. (2023). Le idee camminano con le gambe dei cartografi. In S.P.S. Massimo De Marchi (a cura di), Geografie in movimento (pp. 200-206). Milano : AGEI.
Le idee camminano con le gambe dei cartografi
Annalisa D'Ascenzo
Investigation
2023-01-01
Abstract
Parafrasando la celebre frase di Pietro Nenni, trasportata in un contesto di studi di cartografia e storia della cartografia, una sintesi estrema dell’idea di fondo su cui poggia la sessione Cartografi in movimento: biografie, scuole, reti può essere proprio questa: le idee camminano con le gambe dei cartografi, degli uomini. Sono le persone che pensano e desiderano, che avvertono bisogni e vi cercano soluzioni, che testano le proprie idee, le teorizzano e le diffondono spostandosi, scrivendone, trasmettendole, applicandole. La proposta condensa un programma di ricerca e di riflessione sui molti valori e significati della cartografia, come pure sulla eterogeneità delle figure che partecipano al processo di realizzazione di una carta, o di una iconografia a contenuto geografico, di una descrizione grafica del territorio, a varia scala, una vicenda umana che si dipana parallelamente alla storia della cartografia stessa. Vogliamo qui ripercorrere, brevemente, alcuni passaggi nel lungo periodo e sottolineare operazioni conoscitive e progetti recenti che ne raccolgono i frutti, sia dal punto di vista dei materiali di ricerca che della elaborazione epistemologica. Al centro poniamo i protagonisti: espressioni concrete di culture, materiali e immateriali, attori del processo di rappresentazione del territorio e dei fatti umani, portatori di esperienze uniche e condivise. Tecnici che sono stati nodi di reti intese a vario titolo, scala e livello, esempi di una multiforme storia della cultura, delle idee e delle tecniche, delle strutture che hanno governato il rapporto fra le società e il territorio da loro abitato, gestito, modificato. Il loro porsi al servizio di realtà diverse a livello regionale o internazionale ha reso possibile la circolazione di idee e prodotti anche su grandi distanze e, dunque, di nuovo, la realizzazione di reti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.